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Nave rigassificatrice e “polo del ferro”, il futuro di Gioia si decide... a Taranto

Se in Puglia rinunciassero, entrerebbe in pista il porto calabrese per l’investimento da 1 miliardo. A breve la decisione finale legata all’ex Ilva. Il ministro Urso conferma l’ipotesi alla Camera

Destini incrociati per Taranto e Gioia Tauro: se in Puglia rinunciassero, ecco che entrerebbe in pista il porto calabrese per ospitare la nave rigassificatrice con annesso polo del Dri (Direct reduced iron), il “preridotto” che rappresenta un modo alternativo di produrre ferro superando le difficoltà degli altiforni convenzionali. E in quest’ottica, i prossimi saranno giorni decisivi.
A Taranto, al momento, il dibattito è apertissimo. Per la decarbonizzazione dell’ex Ilva il gas è essenziale.
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