Il braccio di ferro va avanti, nonostante il commissario Ue Raffaele Fitto continui a ritenere l’opzione non praticabile. Il Parlamento europeo ha infatti approvato, ad ampia maggioranza, una risoluzione per utilizzare oltre la deadline del 2026 i fondi del Pnrr. Nell’atto, che non ha valore legislativo, non viene chiesto di rimettere in discussione niente, ma flessibilità per «progetti in fase avanzata», così da portare a compimento ciò che nel 2026 non è possibile completare. Curiosa la posizione assunta sul tema dai parlamentari eletti in Calabria che siedono nell’Assemblea di Strasburgo. Al “sì” convinto espresso da Forza Italia (e dunque dalla reggina Giusy Princi), in linea sia con Palazzo Chigi che con il Ppe, a cui aderisce, si è affiancato il voto favorevole degli eurodeputati di Fratelli d’Italia, collocati tra i banchi di Ecr (Conservatori e Riformisti Europei). «Il nostro voto non è in contrasto con la linea del vicepresidente Fitto - non si stanca di ripetere Denis Nesci (FdI), anch’egli reggino - perché noi non chiediamo un rinvio generalizzato, che richiederebbe una lunga e complessa procedura, ma solo per i progetti definiti maturi». L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale