
La piccola imprenditoria calabrese galleggia nella terra di mezzo che s’allarga verso lo spettro della chiusura definitiva per l’impossibilità di gestire costi di produzione diventati insostenibili. Gli operatori economici provano ad andare avanti almeno fino alla prossima bolletta nella speranza di non doversi arrendere prima. Lo stock delle imprese attive in Calabria, alla fine del 2024, era costituito da 157.410 realtà di cui la maggior parte (112.925) con forma giuridica individuale. Proprio le Pmi sono quelle maggiormente esposte alle difficoltà di accesso al credito, secondo Confartigianato che fissa il calo dei prestiti alle piccole imprese nel 2024 in un - 4,9%. E senza aiuti si fa più fatica. Del resto, le aumentate difficoltà nel rispettare le scadenze rappresentano solo la conseguenza di una diminuita disponibilità di cassa delle piccole realtà economiche.
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