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Lavoro nero in Calabria, crescono le denunce ma la strada resta ancora lunga

Operai al lavoro nel cantiere edile nella zona Porta Nuova a Milano. MATTEO BAZZI / ANSA

«La mancanza di lavoro strutturato è uno dei problemi, se non il problema più serio che abbiamo. Una vera sfida al futuro che occorre vincere». Lo afferma la presidente dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, Ornella Cuzzupi, analizzando il fenomeno dello “sfruttamento lavorativo” in Calabria.
«Il lavoro nero – sottolinea – attecchisce dove vi sono le opportunità affinché esso appaia il meno possibile e, se scoperto, possa essere presentato come un fatto casuale. In realtà non è così. Vi sono parti di filiere che su questo basano molto del profitto e non è certo un caso i monitoraggi, nella nostra regione, riportano come settori più aggrediti da questo “sfruttamento” il terziario, l’agricoltura e l’edilizia».
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