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Lavoro e demografia in Calabria, trent’anni di declino e di fragilità

L’economista Aiello (Unical): «La regione ha vissuto un distacco strutturale dal resto del Paese». Dal 2014 al 2024 si è registrata una netta contrazione della forza occupabile di oltre 40mila unità

20080520 - INDUSTRIA: ISTAT, ORDINATIVI MARZO -3,7%, PEGGIORE DA 2004 .Un'operaio metalmeccanico al lavoro in un'immagine d'archivio. - Gli ordini dell'industria italiana a marzo sono diminuiti del 3,7% rispetto a marzo 2007, per effetto di un calo del 3,4% sul mercato interno e del 4,3% sul mercato estero. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del peggior dato dal gennaio 2004, quando gli ordinativi erano calati del 6,1%. Il gennaio 2004, precisa l'Istat, e' stato l'ultimo mese in cui i sei dati relativi al fatturato totale, estero e nazionale, e ordinativi totali, estero e nazionale, erano risultati tutti negativi.giORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / ANSA / JI

La trama del lavoro attraversa i labirinti della storia che matura davanti all’insofferenza di un mercato che nel Mezzogiorno mostra i segni di un declino ancora più evidente. Il sangue che scorre sotto la pelle screpolata di questa terra è ancora caldo ma è un sangue che genera ogni giorno un mondo nuovo manipolando panorami di città e periferie, all’interno di un trend che è naturalmente negativo. La fiducia ha il suo male oscuro nascosto in numeri preoccupanti che generano nel complesso indicatori in picchiata. La Calabria si muove su un sentiero insidioso a causa di una economia da cortile capace di generare increspature che continuano a scuotere dalle fondamenta i fragili equilibri sociali ed occupazionali.
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