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Fondi Ue: la Regione Calabria ora sa spendere, ma chiede strumenti per farlo “bene”

Segnali positivi dal Comitato di sorveglianza del Pr 2021-2027, c’è ottimismo in vista dello step di fine anno. Occhiuto vuole però più collaborazione: «Regole spesso incompatibili con le indicazioni della Commissione»

Spendere sì, ed entro i termini previsti, ma bisogna essere messi nella condizione di farlo secondo gli stessi indirizzi dell’Ue. Dal Comitato di sorveglianza del Pr Calabria 2021-2027, un vero e proprio check-up sull’attuazione e sulle prospettive di conseguimento degli obiettivi del Programma Fers Fse+ 2021/2027, vengono fuori indicazioni precise sia sul fronte tecnico che su quello politico. Il primo è più che una scommessa: la Regione deve spendere 409 milioni, circa il 13 per cento del plafond totale, entro il 31 dicembre 2025 e i presupposti per centrare il target ci sono tutti. Il secondo è una sorta di avvertimento: «Vorrei che ci fosse maggiore attenzione da parte della Commissione Europea e del Governo nazionale nel supportare gli enti pubblici che attuano riforme in linea con gli auspici dell’Ue», spiega il governatore Roberto Occhiuto.
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