
Il paradosso sviluppato nella raffineria dell’occupazione calabrese affiora da diagrammi apparentemente contraddittori. C’è un dato della popolazione attiva (15-64 anni) con impiego regolare che nel 2024 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, e c’è un tasso dei senza lavoro che dal 15,9% del 2023 è sceso al 13,1% nel 2024. Non è lucida follia algebrica ma il riflesso di un costante declino demografico che si combina con il trend crescente di emigrazione giovanile e il contestuale aumento della popolazione residente inattiva (48,3% nell’ultimo anno), in una terra che esprime da tempo uno degli indici di occupazione (44,8%) tra i più bassi del Paese e dell’Europa.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti