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La Zes come una “scatola” vuota. Senese (Uil Calabria): «Infrastrutture necessarie»

I vertici del sindacato tornano a chiedere risorse straordinarie per la Calabria. Il nodo rimane quello di garantire attrattività alle imprese del posto. «Impossibile immaginarlo senza collegamenti degni di questo nome»

Veduta aerea del porto di Gioia Tauro

«La Zes Unica potrebbe rappresentare un volano di sviluppo per la Calabria, ma senza un adeguato potenziamento infrastrutturale il rischio è che resti un’opportunità dimezzata». Ad esserne convinta è Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil calabrese, non nuova ad appelli di questo tipo su uno strumento economico importante che rischia, però, di rimanere soltanto sulla carta.

«Non si può parlare di attrattività per le imprese - aggiunge Senese - se la Regione continua a essere tagliata fuori dai grandi assi di collegamento ferroviario e stradale. I dati, infatti - prosegue - evidenziano che questa potenzialità è ancora frenata da ritardi e carenze strutturali. Con sole 24 autorizzazioni uniche rilasciate, rispetto alle 221 della Campania e alle 75 della Puglia, è chiaro che il nostro territorio non sta sfruttando appieno le possibilità offerte da questo strumento. L'ennesima dimostrazione di questa logica penalizzante è il divario negli investimenti sull'Alta Velocità: il governo ha stanziato 8 miliardi di euro per il Nord e solo 3,8 miliardi per il Sud, escludendo di fatto la Calabria. Se per Alta velocità in Calabria si intende il solo tratto fino a Praia a Mare, allora stiamo parlando del nulla».

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