Il processo di rinnovamento della qualità dei servizi pubblici passa per la valutazione, strumento in grado di identificare e orientare le decisioni politiche e amministrative. E’ quanto si legge nel 58 Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2024 diffuso oggi. Secondo l’indice Agenda 2030 Index elaborato dal Censis per valutare la qualità dei servizi pubblici nelle province italiane (contrasto alla povertà, salute, istruzione, mobilità, servizi idrici, parità di genere e giustizia), tra le città metropolitane è Firenze a classificarsi prima (116,9 punti), seguita da Bologna (114,3) e Cagliari (113,8). Le città che ottengono i punteggi più bassi sono Catania, Reggio Calabria e Napoli, con oltre 20 punti di distacco dalle prime posizioni.
Tra le province con più di 500.000 abitanti è Trento a guidare la classifica (115,4 punti), segue Udine (114,1) e Padova (110,4). Caserta, Foggia e Cosenza registrano i punteggi più bassi, non raggiungendo nemmeno gli 80 punti. Tra le province tra 300.000 e 500.000 abitanti al primo posto c'è Ancona (118,1), poi Parma (115,3) e Forlì-Cesena (113,5).
Tra le province con meno di 300.000 abitanti Siena è in testa (118,2), seguita da Ascoli Piceno (113) e Aosta (111,7). Il punteggio più basso in assoluto è relativo alla provincia di Crotone (70,5 punti).
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