Calabria

Domenica 24 Novembre 2024

Retribuzioni e produttività, la Calabria è fanalino di coda in Italia

La retribuzione media annua lorda dei lavoratori dipendenti della Lombardia è pari a 28.354 euro, in Calabria, invece, ammonta a poco più della metà; ovvero 14.960 euro. Un dato che pone la nostra regione all’ultimo posto in Italia. Se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi meridionali ne guadagnano 75: insomma, i primi portano a casa uno stipendio giornaliero del 35% più “pesante” dei secondi. Questa differenza, sostanzialmente, è dovuta, alla produttività del lavoro; al Nord, infatti, è del 34% superiore al dato del Sud. In questa classifica, per esempio, la Calabria è penultima, appena sopra la Puglia. Ritornando al dato iniziale, sulla differenza della retribuzione media annua tra Lombardia e Calabria, quindi, si scopre che se nel primo caso la produttività del lavoro è pari a 45,7 euro per ora lavorata, nel secondo è di appena 29,7. Questi aspetti emersi dall’elaborazione realizzata dall’ufficio studi della Cgia su dati Inps e Istat e ripropongono una vecchia questione: gli squilibri retributivi presenti tra le diverse aree del nostro Paese, in particolare tra Nord e Sud, ma molto evidente anche quelli tra le aree urbane e quelle rurali. «Tema che le parti sociali – si legge nel rapporto - hanno tentato di risolvere, dopo l’abolizione delle cosiddette gabbie salariali avvenuta nei primi anni '70 del secolo scorso, attraverso l’impiego del contratto collettivo nazionale del lavoro. Per contro, la scarsa diffusione in Italia della contrattazione decentrata - istituto, ad esempio, molto diffuso in Germania - non consente ai salari reali di rimanere agganciati all’andamento dell’inflazione, al costo delle abitazioni e ai livelli di produttività locale, facendoci scontare dei gap retributivi medi con gli altri paesi molto importanti».

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