«Viola le norme europee e gli orientamenti giurisprudenziali». Non ha dubbi Legambiente: la delibera della giunta regionale sulle concessioni demaniali è illegittima. Non si può disapplicare la direttiva Bolkestein, secondo l’associazione ambientalista, poggiando sull’insussistenza della scarsità della risorsa spiaggia come sostiene invece l’esecutivo Occhiuto aprendo la strada alla proroga per tutti. Il problema, osserva Legambiente, sarebbe tutto nel mancato rispetto «della concorrenza, dei diritti dei consumatori e della tutela dell'ambiente», aprendo, di fatto, «ad una ulteriore, insostenibile, sostanziale privatizzazione delle aree pubbliche. Oltretutto – aggiunge l’associazione – con una recentissima sentenza del 20 maggio il Consiglio di Stato è tornato sulle proroghe automatiche affermando che “tutte le concessioni balneari devono essere affidate mediante procedura comparativa che gli Enti sono obbligati ad avviare”». E ancora, nel merito: «Relativamente alla questione della scarsità delle risorse, il Consiglio di Stato ha ribadito il “carattere self-executing della direttiva” e l’impossibilità di disporre proroghe automatiche nelle more di atti - allo stato inesistenti - che stabiliscano i criteri uniformi per la definizione del carattere di scarsità delle risorse che dovranno essere adottati dagli Stati membri, combinando un approccio generale ed astratto ed un approccio casistico legato alle specificità del territorio di riferimento». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria