Nelle regioni del Mezzogiorno l’occupazione dell’artigianato ammonta a 567 mila addetti ed è più che doppia (+121,2%) rispetto quella dei gruppi multinazionali italiani. In particolare, con oltre 64 mila addetti artigiani, la Sardegna ha quasi il triplo dell’occupazione delle corporazioni italiane, e un distacco percentuale del 190,6%. Nella classifica italiana sulla predominanza dei lavoratori artigiani rispetto ai grandi gruppi, l’isola è seconda mentre al primo posto figura la Calabria con +230%. E’ il quadro che emerge dal dossier 'Key data della cultura artigiana', elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, in base agli ultimi dati Istat.
"Vi è una combinazione di fattori strutturali, culturali e normativi che contribuisce al predominio delle imprese artigiane sarde rispetto al sistema delle multinazionali», spiegano commentano Giacomo Meloni e Daniele Serra, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna. «Le aziende di ridotte dimensioni tendono a essere più flessibili rispetto alle grandi imprese multinazionali, si adattano alle mutevoli condizioni di mercato e alle esigenze dei clienti, rimanendo competitive anche in contesti economici incerti».
"Le mpi sarde svolgono un presidio di settori di grande rilevanza per l’economia sarda tra i quali ricordiamo quelli della moda, del food, dei servizi turistici e di quelli alla persona, del trasporto di merci e persone», evidenzia Meloni. «Una diffusa presenza di imprese poggia su una forte cultura imprenditoriale, con una propensione al lavoro indipendente più elevata rispetto anche alla media europea».
"Le piccole imprese sopperiscono alle mancate economie di scala mediante reti di imprese», sottolinea Serra, «accrescendo la loro competitività mediante la collaborazione con altre imprese. Queste reti favoriscono lo sviluppo delle mpi, creando sinergie che possono essere difficili da replicare per le multinazionali. La diffusione dell’impresa artigiana nel Mezzogiorno fa da contraltare a un obsoleto modello di sviluppo centrato sull'insediamento della grande impresa integrata globalmente».
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