La Calabria è un luogo geografico dove un mensile vero, secondo i numeri ufficiali del collocamento, continua a mancare in molte case e dove la disoccupazione gonfia gli elenchi a metro della disperazione. Le cifre ufficiali del Dipartimento delle Finanze del Mef (sono state ufficializzate quelle delle dichiarazioni dei redditi 2022 riferite agli incassi del 2021) svelano che nella regione sopravvive una piccola porzione di eroi (pari al 6% di calabresi, con rapporto in base alla popolazione generale e non solo alla fascia attiva) che riesce a vivere con un reddito che non supera i mille euro all’anno. In totale sono 111.218 quelli che devono accontentarsi, al massimo, di 84 euro al mese, tutto compreso. E, naturalmente, si tratta di un compenso lordo dal quale bisognerebbe detrarre le tasse. Uno scenario descritto attraverso le tabelle compilate nei Caf o ai Patronati. Dunque, veritiero. Naturalmente, tra i 111.218 sventurati non sono compresi i redditi di di cittadinanza in quanto il sussidio è considerato ai fini fiscali come prestazione assistenziale e, dunque, non considerato imponibile. La Calabria non è solo un altrove di ombre e di miseria. E’ pure la terra dei ricchi depositi bancari con un parco macchine in circolazione che sembra in linea con le dichiarazioni dei redditi. Certo, le condizioni di vita migliorano nelle aree urbane più importanti dove si moltiplicano le opportunità.
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