La Regione Calabria lancia il programma «Safe», finanziato con risorse del Por 2014-2020 per complessivi 60 milioni, a sostegno delle piccole e medie imprese per la mitigazione degli effetti del caro energia. Il programma «Safe», con il relativo avviso e con le modalità di partecipazione per le imprese, è stato presentato oggi in una conferenza stampa nella sede della Regione a Catanzaro da Rosario Varì, assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Praticò, direttore generale dello Sviluppo economico della Regione Calabria, e Alessandro Zanfino, presidente di Fincalabra, che è il soggetto attuatore.
«Il programma Safe - ha detto Varì - rappresenta un aiuto concreto alle imprese calabresi, che così verranno indennizzate integralmente del maggior costo sostenuto per i consumi energetici nel periodo 2022-23 rispetto al 2021-22. Il governo regionale, in continuità con altri provvedimenti già assunti, ha inteso sfruttare un regolamento comunitario approvato qualche mese fa e ha inteso mettere in campo subito questa misura, adesso toccherà alle imprese caricare le domande sul sito di Fincalabra dall’11 al 21 settembre e inviarle il 22 settembre. Le risorse dovranno essere distribuite alle imprese entro la fine di quest’anno, per questo abbiamo fatto le cose in tempi rapidissimi. Si parla - ha proseguito l’assessore regionale - di 60 milioni di euro che vengono messi a disposizione delle imprese: i costi ammissibili sono nella misura del 100%, quindi l’intera somma che verrà richiesta verrà erogata fino a un massimo di 2 milioni per impresa. La procedura è semplice e veloce e le imprese già la conoscono perchè c'è stata una manifestazione di interesse a cui hanno già preso parte». Varì ha poi ricordato che la Regione «ha notificato la procedura alla Commissione europea, sfruttando l’opportunità straordinaria offerta da quel regolamento. C'è voluto qualche mese di tempo per mettere in piedi la procedura ma abbiamo impiegato il minor tempo possibile. Riteniamo che ridurre i costi energetici significhi aumentare la competitività delle nostre imprese».
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