Per i saldi 2023 si prevede una stagione “magra” con una spesa media inferiore del 3% rispetto al 2022. Crisi, rincari e Black Friday frenano la corsa agli acquisti. In Calabria i saldi invernali inizieranno il 5 gennaio e si protrarranno sino al 6 marzo 2023 e nei 15 giorni antecedenti l’avvio non saranno possibili vendite promozionali. L’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) stima una stagione non molto ricca per i saldi invernali: appena il 24% delle famiglie approfitterà delle vendite promozionali. Dal confronto con lo scorso anno emerge una diminuzione del -13% dei nuclei familiari che si apprestano ad approfittare delle vendite promozionali. La spesa media a famiglia sarà di circa 178,60 euro (il 3% in meno rispetto a gennaio 2022) con forti divari fra famiglie. A incidere sugli acquisti contribuiscono la crisi ed i rincari (l’Osservatorio Federconsumatori prevede nel 2023 una stangata di +2.384,42 euro) ma anche, il prolungato periodo di sconti avvenuti in occasione del Black Friday. Tra coloro che acquisteranno a saldo non manca chi ha rimandato per l’Epifania qualche regalo di Natale per acquistarlo a prezzi più accessibili Chi ha intenzione di effettuare acquisti approfittando dei saldi deve comunque tenere a mente regole e raccomandazioni importanti: il rischio di incorrere in un inganno purtroppo è sempre dietro l’angolo ed è diffusa la possibilità di imbattersi in promozioni decisamente poco vantaggiose. Mimma Iannello Presidente di Federconsumatori Calabria APS: “L’anno che si chiude sarà ricordato come nefasto per tante famiglie e imprese, ancora di più in Calabria. La sequenza di aumenti e speculazioni registrata durante tutto il 2022 ha eroso redditi, risparmi e prodotto indebitamenti. Il carovita ha frenato i consumi, precarizzato il lavoro e indebolito il tessuto produttivo. L’anno che verrà, nonostante flebili segnali di ripresa, si preannuncia ancora duro per tanti consumatori che dovranno fronteggiare spese arretrate, un caro prezzi stabilizzato su livelli insostenibili, costi per l’energia ancora esposti alle turbolenze internazionali e quello dei servizi locali in costante aumento. Le misure in campo risultano ancora insufficienti per riparare i consumatori dal peso degli aumenti e dalla perdita di potere di acquisto. Anzi, l’intervento del Governo sulle misure assistenziali, rischia di aprire nuove crepe sociali. Già la Calabria, ultima fra le regioni, registra il 16,7% di famiglie dentro la soglia di povertà energetica che si somma alle tante altre povertà regionali". Federconsumatori ha condotto nell’anno che si chiude "un’incessante battaglia per sollecitare interventi contro il carovita ed il caro energia e per l’aumento della soglia Isee per l’accesso ai bonus energia, gas e idrico. Ma i bonus non bastano. Il Governo deve agire per contrastare ogni fenomeno speculativo e individuare adeguate misure di sostegno per le famiglie. Non i pacchi alimentari misericordiosi che spesso finiscono nelle mani sbagliate. A livello regionale servono altrettanti sostegni economici e sociali. Allo stesso tempo serve dare un avvio diffuso alle comunità energetiche per dotare famiglie, quartieri, imprese e amministrazioni pubbliche di impianti che alleggeriscano dalle ricadute dei costi energetici e realizzino modelli di sviluppo locale all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’autosufficienza energetica. Gli sconti invernali saranno certamente una buona occasione per mantenere in vita i consumi e per acquisti vantaggiosi ma, nel contesto di disagio sociale, rischiano di cogliere una platea di consumatori limitata”.