Una quotatissima multinazionale - Accenture - con enormi fatturati, sede legale a Dublino, in Irlanda, operante nel settore della consulenza strategica e direzionale e dell'esternalizzazione, decide d’investire nel Sud. E sceglie, per farlo, d’insediare proprie strutture operative in Calabria e Puglia. Nella nostra regione l’iniziativa imprenditoriale sarà sviluppata nell’area urbana di Cosenza e Rende e garantirà l’accesso al lavoro a centinaia di giovani qualificati. In una terra piegata dall’emigrazione dei “cervelli” e dalla fuga dei talenti il progetto appare dunque di particolare significato. Per meglio comprenderne la portata e la valenza abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Accenture per l’Italia, Mauro Macchi.
Mauro Macchi, amministratore delegato di Accenture
Venire in Calabria significa puntare su una regione anche complessa: qual è la ragione della scelta?
L’apertura dei centri di competenza di Bari e Cosenza, che si aggiungono a quelli di Napoli e Cagliari, fa parte di un progetto che punta a rafforzare la nostra presenza nel Sud Italia consolidando il nostro ruolo di abilitatore di crescita per il Paese. Con questo progetto vogliamo supportare la crescita di territori con un grande potenziale in termini di capitale umano, contribuire ad attrarre occupazione qualificata, innovativa e competitiva, favorire il rientro a casa di talenti costretti a lasciare le loro zone di origine e migliorare la capacità occupazionale di giovani e donne puntando sull’innovazione e sul digitale, leve in grado di aprire nuovi orizzonti e garantire ulteriori opportunità in un contesto come quello attuale che evolve a grande velocità.
La valorizzazione dei talenti è uno dei costanti obiettivi della vostra azienda?
Accenture è un’azienda fondata sulle persone (oltre 20.000 talenti in Italia) che poggia la propria visione di futuro sull’unione tra tecnologia e capitale umano per rendere possibile il cambiamento. In qualità di uno dei principali player sul mercato nazionale crediamo sia nostra responsabilità contribuire nel supportare il Sistema Paese a colmare il gap tecnologico e di competenze che lo separa dalle altre economie avanzate. In questa ottica crediamo che la formazione di figure specializzate sia l’elemento chiave per accelerare la modernizzazione di cui il nostro Paese ha bisogno. Per questo ci adoperiamo per dare un contributo concreto con diverse iniziative come, ad esempio, l’apertura di nuovi centri di competenza sul territorio nazionale o corsi di formazione attraverso cui sviluppare nuove professionalità legate ai lavori del futuro, per mettere il capitale umano in condizione di affrontare con successo le nuove sfide dell’era post digitale.
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