La prima proposta di legge si è arenata sugli “scogli” dell’impugnativa di Palazzo Chigi, con la Regione Calabria che non ha inteso costituirsi nel relativo giudizio al fine di superare le questioni sollevate di legittimità costituzionale. Adesso, però, la maggioranza di centrodestra ci riprova. Un nuovo testo normativo - firmatari i consiglieri regionali forzisti Michele Comito e Giovanni Arruzzolo oltre al totiano Salvatore Cirillo - è stato depositato nella scorse ore a Palazzo Campanella con l’obiettivo di rendere meno incerto il futuro lavorativo di oltre 600 appartenenti bacino del precariato storico calabrese. L’iniziativa è mirata a ridurre il precariato mediante un percorso di contrattualizzazione e/o stabilizzazione che comprenda anche i lavoratori della cosiddetta legge 15/2008, in linea con quanto stabilito da un analogo provvedimento approvato nel 2019, accompagnando lo stesso personale che sarà contrattualizzato a tempo indeterminato; si prevede, in particolare, per le unità rientranti sotto l’egida di Azienda Calabria Lavoro, da più di 24 mesi a tempo determinato, l’accesso a procedure amministrative che permettano di contrattualizzare gli stessi a tempo indeterminato.
Cosa prevede la proposta
Nel testo di legge si specifica da un lato, che la Regione erogherà un contributo fisso annuo del valore di 11.157,24 euro per ogni lavoratore per il quale gli Enti locali utilizzatori provvedono alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato.; sempre ai medesimi fini, Azienda Calabria Lavoro è autorizzata ad avviare le procedure amministrative per la contrattualizzazione a tempo indeterminato dei medesimi lavoratori, riconoscendo un contributo fisso annuo dell'importo di 13.138,18 euro. In ogni caso, Acl, nelle more dell’espletamento delle procedure amministrative, provvede alla proroga - per come recentemente auspicato, peraltro, dal dipartimento Lavoro della Regione - dei contratti in essere.
Il contingente dei lavoratori potenzialmente interessati da questa previsione normativa, provenienti dal “bacino” della legge regionale 15/2008, è costituito da 646 unità, di cui 70 alle dipendenze di Azienda Calabria Lavoro con contratto a tempo determinato, 576 in servizio in altri Enti utilizzatori e Comuni. La distinzione non è casuale perché per ogni unità contrattualizzata, il contributo da erogare è stabilito in misura differente in base all’Ente che stabilizza.
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