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Calabria e Sicilia in tandem, avviato il Bacino dell'Area dello Stretto

Si potrà sviluppare un’offerta di trasporto unitaria, con un’unica programmazione e un unico sistema tariffario, al fine di porre le condizioni per un sistema di mobilità integrato

La Giunta regionale della Calabria ha ufficializzato l’avvio del Bacino dell’Area dello Stretto, in sinergia con la Sicilia, per la continuità territoriale marittima e aerea. L'esecutivo ha preso atto della recente deliberazione del comitato di indirizzo e coordinamento dell’Area integrata dello Stretto, che ha approvato le "determinazioni e indicazioni per l'istituzione dell’Ente di governo del bacino territoriale ottimale dell’Area integrata dello Stretto". Per quanto riguarda la Calabria, è interessato il territorio costiero che si estende da Bagnara a Motta San Giovanni, inclusi i Comuni dell’entroterra, fino a Santo Stefano d’Aspromonte. La deliberazione costituisce una fase dell’attuazione delle disposizioni dell’articolo 14 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35, che prevedono, quale eccezione al bacino unico regionale del trasporto pubblico locale, la possibilità di istituire un bacino per l’Area integrata dello Stretto.

Un'idea di trasporto unitaria

Si potrà così sviluppare un’offerta di trasporto unitaria, con un’unica programmazione e un unico sistema tariffario, al fine di porre le condizioni per un sistema di mobilità integrato, con caratteristiche urbane, tra le due città metropolitane dello Stretto. La concreta attuazione della norma è stata avviata l’1 marzo 2019, con la sottoscrizione di un accordo tra la Regione Siciliana, la Regione Calabria, le Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria e la Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’Area dello Stretto, ratificato con legge regionale 7 maggio 2019, n. 12. L'intesa raggiunta prevede la sottoscrizione di una convenzione tra tutti gli enti coinvolti e attribuisce la presidenza dell’ente di governo, con alternanza biennale, ai rappresentanti degli enti siciliani e calabresi. Sulla programmazione dei servizi locali si esprimono assemblee territoriali presiedute dai sindaci metropolitani, cui partecipano tutti i Comuni coinvolti.

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