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Calabria, torna in Consiglio la grana dei precari: sul tavolo contratti per 16 mesi

Prevista l’audizione dei segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Cisal. Si cercano sponde su una legge finora accompagnata dai sospetti

L’aula del Consiglio regionale calabrese di Palazzo Campanella a Reggio Calabria

Come nel gioco dell’oca, si torna al punto di partenza sulla vertenza dei precari dell’ex legge 12. Dopo i tentativi andati a vuoto nelle scorse settimane, con tanto di polemiche su una stabilizzazione “mascherata” a ridosso del voto, la commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale tornerà a occuparsi del testo normativo firmato dai tutti i capigruppo di maggioranza e minoranza e finalizzato ad allungare di 16 mesi i contratti degli ex dipendenti di Calabria Etica, Field e Fondazione Calabresi nel mondo.

L’appuntamento è fissato per dopodomani a Palazzo Campanella e alla seduta della commissione competente sono stati invitati, per un’audizione sull’argomento, i segretari calabresi di Cgil, Cisl, Uil e Cisal, nonché l’assessore regionale al Lavoro, Fausto Orsomarso, e il primo firmatario della proposta, Vito Pitaro.

E, dunque, dopo essere rimasto in naftalina per un po’, la proposta di legge ritorna sotto i riflettori di Palazzo Campanella. Nella relazione che accompagna il provvedimento viene specificato come l’intervento legislativo rientri nella categoria degli atti urgenti e indifferibili, dunque con quelle caratteristiche tali da rendere inevitabile un intervento del Consiglio regionale che è in carica in regime di prorogatio. Ma è davvero così?

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