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Trasporto aereo in Calabria, Filt-Cgil: la Sacal convochi i sindacati

La situazione di crisi nella quale versa il settore del trasporto aereo anche a seguito della pandemia da Covid 19 sta divenendo sempre più drammatica

L'aeroporto di Crotone è gestito dalla Sacal

«Il presidente della Sacal convochi le Organizzazioni sindacali per una seria ed approfondita discussione sul sistema aeroportuale calabrese e sulla sua prospettiva. La situazione di crisi nella quale versa il settore del trasporto aereo anche a seguito della pandemia da COVID-19 sta divenendo sempre più drammatica e i tempi di ripresa appaiono purtroppo ancora lunghi ed incerti. Inoltre, le difficoltà che riguardano i lavoratori dei tre scali si intrecciano fortemente con la necessità di servizi sufficienti che cittadini, associazioni ed intere comunità stanno richiedendo per non chiudere i confini della Calabria con il resto del Paese e dell’Europa. Tutto ciò, ci appare evidente, nell’assoluta apatia della Giunta regionale calabrese175. Lo hanno affermato il Segretario generale Filt-Cgil Calabria, Nino Costantino, e il Responsabile Trasporto Aereo Filt-Cgil, Sonia Falzia.

«La Filt-Cgil conosce bene la situazione attuale in cui si trova il settore aeroportuale in Italia e nel mondo, le profonde difficoltà e le preoccupazioni per il futuro. Appunto per questo riteniamo non più giustificabile un’assenza di confronto sulle questioni più urgenti che riguardano i tre scali calabresi. Lo diciamo con chiarezza, a sei mesi dalla nomina il nuovo Presidente De Metrio ha avuto il tempo sufficiente per informarsi adeguatamente sulla situazione del trasporto aereo calabrese. Vogliamo discutere di poche e concrete questioni: 1) del Piano industriale della Sacal, dello sviluppo occupazionale previsto e degli investimenti programmati, dopo che il precedente documento, come è noto a tutti, è servito solo per potersi aggiudicare la gara per la gestione dei tre scali; 2) della nuova aerostazione di Lamezia per capire se c’è intenzione e possibilità di recuperare i fondi europei persi per l’importante infrastruttura; 3) sullo stato dell’arte riguardo le limitazioni relative all’atterraggio degli aeromobili nello scalo reggino; 4) sui lavoratori di Alitalia il cui futuro per noi non è solo propaganda; 5) sull’aeroporto di Crotone per recuperare, anche con altre compagnie, i voli cancellati da RyanAir; 6) sugli ammodernamenti degli scali e i tempi previsti per i lavori relativi agli ultimi bandi; 7) infine, sulla richiesta di una immediata discussione sulla proroga della Cassa integrazione e sul suo anticipo ai lavoratori come avviene negli altri scali evitando così di ricominciare polemiche che noi vogliamo evitare. Sono argomenti di confronto seri? Secondo noi si, ma è dal 18 novembre che aspettiamo e francamente non è più accettabile».

 

 

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