E’ crisi nera per le clementine con una perdita stimata di oltre 70 milioni del valore della produzione su un totale di 170 milioni. E’ il bilancio tracciato dalla Confagricoltura per la campagna di commercializzazione dell’agrume, di cui la Calabria è il primo produttore nazionale che ha già dichiarato lo stato di crisi, attivando le procedure per interventi straordinari di sostegno per le aziende. Se prima la siccità estiva ha favorito la crescita di calibri con piccole e medie dimensioni, poi le alte temperature autunnali hanno penalizzato i consumi. Le piogge di fine novembre hanno compromesso la durata delle clementine, portando a una percentuale di scarti che ha toccato il 50-60% dei frutti. Soltanto nell’ultima settimana il prezzo medio è calato del 44% rispetto a quello dell’anno precedente. Le piogge persistenti e l’elevata umidità delle ultime settimane, sottolinea Confagricoltura, hanno continuato a compromettere qualità e conservazione dei frutti, favorendo lo sviluppo di marciumi, pregiudicando anche l’ultima fase della campagna, quella della commercializzazione di varietà tardive. Una crisi che ha investito le clementine ma che si ripercuote su tutti gli agrumi. Secondo Confagricoltura la situazione richiede di mettere in campo, con rapidità, specifiche misure nazionali. E' imperativo attivare subito un intervento straordinario analogo a quello concesso per le produzioni ortive di IV gamma e I gamma evoluta, così come servono sgravi contributivi e previdenziali per il primo semestre 2021, sulla falsariga del provvedimento adottato con il DL Rilancio.