Il Corap affonda e il futuro degli oltre 100 dipendenti è appeso a un filo sottilissimo. L'ultima comunicazione inviata nelle ultime ore ai vertici della Regione dal commissario liquidatore del Consorzio per le aree industriali, Fernando Caldiero, ha tutto il sapore del de profundis.
Il succo della missiva è più o meno questo: il mantenimento in vita del Corap rischia di “danneggiare” ulteriormente i creditori per cui va valutata la cessazione dell'esercizio provvisorio tranne che per i servizi ambientali. Tutto ciò potrebbe rappresentare l'ultimo atto di una vicenda tribolata segnata da molti passi falsi e scelte sbagliate della politica.
Ultima, in ordine temporale, quella di dare vita, attraverso una legge approvata in Consiglio, all'Agenzia regionale sviluppo aree industriali. A quel provvedimento normativo varato sul finire della passata legislatura, non sono seguiti atti concreti capaci di risollevare le sorti di un ente fondamentale per il rilancio del fragile tessuto industriale calabrese.
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