Un confronto a distanza, in programma per il 19 novembre, per individuare soluzioni utili a salvare il futuro dei lavoratori del Corap. Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sul e Findici hanno ricevuto nelle scorse ore una convocazione da parte dell’avvocato del commissario liquidatore del Consorzio, Fernando Caldiero, al fine di intraprendere una strada comune capace di invertire un destino che appare segnato.
La Regione nelle scorse settimane aveva paventato la possibilità di non dare attuazione all’Agenzia regionale per lo sviluppo delle aree industriali - dichiarano i sindacati - cedendo i rami d’azienda altri enti come Fincalabra e Sorical. È evidente che se non si deciderà di optare per la proroga dell'esercizio provvisorio di un anno – cosa tutt’altro che scontata alla luce della ultima missiva inviata da Caldiero ai vertici della Giunta regionale -, sarà impossibile agire sia per dare seguito alla legge regionale 47 (che prevede l’istituzione dell’Agenzia) sia per il cambio di strategia con la cessione dei rami d'azienda che impone una modifica legislativa alla stessa norma approvata in Consiglio.
E in questa direzione s’insinua un ulteriore dubbio: il Consiglio regionale ormai praticamente sciolto può modificare una legge regionale? Dopo il 10 novembre, data di convocazione dell’assemblea di Palazzo Campanella, il Consiglio potrà legiferare solo per gli atti urgenti e indifferibili. Resta da capire se quello riguardante il Corap rientra proprio in tale categoria. Come si capisce, dunque, la via è stretta. I sindacati presto si confronteranno per decidere la strategia comune da assumere. In ballo c’è il futuro di oltre 100 famiglie calabresi.
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