È “recessione” la parola che accomuna le regioni italiani nella fase post pandemica e la Calabria non solo non fa eccezione ma anche rischia di scontare lentezze nella ripresa. Gli effetti del lockdown determinato dal Covid-19 hanno colpito in maniera dura l'economia italiana e nello specifico quelle delle varie regioni che hanno ovviamente sistemi produttivi diversi. È dunque chiaro che la risposta di ciascuna sarà differente e in parte si confermerà il dualismo Nord-Sud nelle previsioni regionali per il 2020 messe nero su bianco dallo Svimez. Il crollo del Pil vede il primato negativo della Basilicata (-12,6%), seguita dal Veneto e dall'Emilia Romagna. La Calabria si dovrebbe attestare intorno a una perdita del 6,4%; un dato tutto sommato contenuto in quanto, spiega lo Svimez, si tratta di un'economia regionale «meno coinvolta negli interscambi commerciali interni ed esteri e perciò più al riparo dalle ricadute economiche della pandemia». Ma se da un lato questo “isolamento” commerciale dà, dall'altro toglie proprio perché mancano quei rapporti economici in grado di risollevare il territorio. La ripartenza del 2021 per lo Svimez amplierà il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione della Calabria