"Con l’arrivo dell’estate proliferano i venditori ambulanti di generi alimentari e con loro i dubbi sulla provenienza dei prodotti esposti e sul rispetto delle più elementari norme igieniche-sanitarie. Non è difficile trovare sul litorale, frutta e verdura rivenduta a prezzi stracciati, rispetto ai costi che si trovano nei mercati ortofrutticoli e che a volte risultano essere anche tre volte inferiori rispetto ai prezzi esibiti negli esercizi commerciali tradizionali". E' quanto si legge in una nota del Codacons. "Una concorrenza sleale per i commercianti, che pagano tasse e contributi, scavalcati da ambulanti, spesso occasionali, che vendono prodotti di dubbia provenienza e che non rispettano nessuna regola, esponendo gli alimenti barba alle più elementari normative di igiene e sicurezza". A intervenire sulla questione degli irregolari è il Codacons. E lo fa duramente, con una nota in cui si chiede l’intervento dei Prefetti per imporre controlli atti a tutelare la salute pubblica. Secondo il vicepresidente nazionale Codacons, Francesco Di Lieto, «continuiamo ad assistere, quotidianamente, non solo alla violazione di precise disposizioni normative, ma anche delle più elementari regole d’igiene, il tutto nell’indifferenza generale».
Due gli aspetti su cui Di Lieto richiama l’attenzione.
"Il primo, di carattere igienico-sanitario, riguarda il fatto che gli alimenti si trovano esposti all’aperto ed al caldo asfissiante senza alcuna cautela e, pertanto, potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini". In più, evidenzia il Codacons, «riceviamo segnalazioni di generi alimentari accatastati per strada, esposti alle scorribande degli animaletti festanti. Ci chiediamo come sia possibile che nessuno si preoccupi dell’igiene di questi alimenti che finiranno sulle nostre tavole?».
L’altro aspetto, poi, è quello delle irregolarità amministrative. «A differenza dei commercianti tradizionali, c’è chi gode di spazi (gratuiti) dove esporre la merce. L’attività di commercio ambulante – prosegue la nota del Codacons – dovrebbe essere svolta con mezzi mobili, senza concessione di posteggio e con soste limitate al tempo strettamente necessario alle operazioni di vendita.
Ma, forse, è più conveniente non infastidire chi potrebbe tornare utile nelle cicliche competizioni elettorali - prosegue Di Lieto - fino a creare una situazione di assoluto privilegio, a scapito della salute dei cittadini, del rispetto delle norme e di chi paga le tasse".
"Rivelatore appare il numero (davvero irrilevante) di contravvenzioni elevate nei confronti di chi ha occupato il suolo pubblico per aver depositato in strada alimenti destinati al consumo. Confidiamo che i Prefetti vogliano “imporre” ai Sindaci, evidentemente distratti dalla calura estiva, il controllo del territorio finalizzato alla tutela della salute dei consumatori. Purtroppo l’inflessibilità per il rispetto delle regole, specie in Calabria, è riservata solo a chi non ha santi in paradiso", conclude il Codacons.
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