Arrivano i dettagli operativi del piano “Lavora Calabria” messo in campo dalla Regione per sostenere le imprese nel pagamento degli stipendi ai propri dipendenti aiutandole così ad evitare di ricorrere a licenziamenti. Il piano delle sovvenzioni si basa su una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro (derivanti dalla rimodulazione del Por Calabria 2014-2020), con i quali fornire un aiuto sotto forma di contributo a fondo perduto. E c'è tempo dalle 10 del 22 giugno fino alle 18 del 3 luglio prossimo per presentare le domande seguendo le linee guida sul sito di Calabria Europa e di Fincalabra spa. L'emergenza Covid-19 ha del resto stravolto ogni equilibrio del sistema economico e produttivo calabrese, per questo già nel mese di maggio la Giunta regionale guidata da Jole Santelli aveva messo in campo alcune azioni tra le quali oltre al “Lavora Calabria” anche il “Riapri Calabria”, con una dotazione di 40 milioni di euro, venti dei quali da assegnare a fondo perduto a circa duemila aziende; due misure che rientrano nel programma più complessivo chiamato “Riparti Calabria”, pari a 150 milioni di euro, lanciato nelle scorse settimane, ma che ovviamente non sono cumulabili tra loro mentre non entrano in contrasto con altri aiuti a livello nazionale. Le risorse stanziate andranno alle Piccole e medie imprese (Pmi) del territorio calabrese che nel 2019 hanno avuto un fatturato superiore agli 80mila euro. Oltre ai consueti requisiti in termini di legalità, il bando prevede appunto che l'impresa si trovi nella condizione di dover avere il sostegno per evitare il licenziamento di dipendenti. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione Calabria