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Riaprono librerie, cartolerie e abbigliamento per bambini: a Catanzaro Pasquetta al lavoro

Sono le «prime linee» della ripartenza. Per i titolari di librerie, cartolerie e negozi di articoli per bambini di Catanzaro è una Pasquetta di lavoro, da trascorrere preparando la riapertura degli esercizi, prevista domani dopo il recente via libera del governo.

Tra dubbi, aspettative, speranze e anche un pizzico di orgoglio, sono ore comunque intense, per questi commercianti che rappresentano i simboli della voglia di rinascita del paese colpito dall’emergenza coronavirus. Tutti accomunati dalla stessa riflessione: «Domani è davvero un nuovo inizio, per noi», confidano in coro all’Agi tre esercenti presenti con le loro attività nel centro di Catanzaro, Paola Tigani Sava, titolare della libreria «Punto e a capo», Maria Teresa Silipo, titolare della cartoleria «Ape Maia», e Teresa Calfa, titolare del negozio di articoli per bambini «Quore».

Nessuna di loro, in realtà, si è fermata in questi giorni, perchè comunque hanno cercato di garantire ai loro clienti il servizio di consegna a domicilio, ma è evidente che hanno davvero ansia di rialzare le saracinesche delle loro attività, anche se la normalità ancora non potrà esserci e non mancano le perplessità.

«E' importante riprendere, sul piano simbolico ma anche concreto, certo scontiamo un pò un paradosso perchè generalmente sul nostro settore non c'è tutta questa considerazione», dice Paola Tigani Sava, che poi aggiunge; «Certo, sul piano economico siamo adesso entrati in una logica dei piccoli passi, ripartire non sarà facile ma - rimarca la titolare della libreria 'Punto e a capò - è anche un messaggio di speranza per tutti e anche per i nostri clienti che in questi giorni comunque ci hanno fatto sentire la loro vicinanza».

Concetti che anche Maria Teresa Silipo condivide, anche se non nega l’esistenza di alcune difficoltà; «Onestamente, ho l’impressione che questa riapertura possa essere prematura, inoltre ci sono anche questioni logistiche che come famiglie dobbiamo affrontare da domani in poi, ma - sostiene la titolare della cartoleria 'Ape Maia' - dobbiamo ripartire, perchè molte persone hanno bisogno delle cartolerie soprattutto per le problematiche che vivono i loro figli con la scuola. Francamente lo Stato non ci sta aiutando molto, penso alla sospensione dei mutui che è un pò mortificante, ma dobbiamo ripartire, e ripartiremo, sperando che le cose vadano meglio». Anche secondo Teresa Calfa «lo Stato non ci sta aiutando molto» ma «bisogna ripartire, e noi ripartiamo domani, poi si vedrà Certo - dice la titolare del negozio per bambini 'Quorè - viviamo un vortice di emozioni, anche contrastanti, perchè pensiamo: va bene, riapriamo, ma a chi vendiamo? Chi verrà? Per questo ci siamo organizzati anche con l’app 'Quichi' per la consegna a domicilio. Procediamo a piccoli passi, ma riapriamo per lanciare anche un segnale di speranza».

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