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Emergenza Coronavirus, a Reggio sospesa la riscossione degli affitti degli alloggi popolari

Il Comune di Reggio Calabria sospende la riscossione dei canoni di affitto degli alloggi popolari fino al termine dell’emergenza Coronavirus.

«Dopo il rinvio degli avvisi di pagamento per le imposte locali, l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà - spiega un comunicato - sospende per l’emergenza Coronavirus anche il pagamento degli affitti per i cittadini residenti in alloggi del patrimonio residenziale pubblico. Una decisione che va incontro alle famiglie meno abbienti del territorio comunale, nata anche in seguito all’istanza formulata all’Amministrazione comunale da alcune sigle sindacali, Sunia - Cgil e Sicet Cisl, che rappresentano appunto i diritti degli inquilini».

«Il provvedimento - si evidenzia - assunto su impulso del sindaco Giuseppe Falcomatà, è stato disposto grazie al lavoro congiunto promosso dal settore Finanze e Tributi, guidato dall’Assessore Irene Calabrò e dal settore Edilizia Residenziale Pubblica, attraverso il delegato Giuseppe Sera, con il coinvolgimento dei rispettivi Dirigenti e funzionari».

«La sospensione del pagamento del canone abitativo per l’edilizia sociale - ha spiegato Falcomatà - ha la duplice valenza di salvaguardare, in questo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza Coronavirus, la salute dei nostri concittadini dal diffondersi del virus, evitando contatti presso gli uffici per il pagamento dei canoni, e di alleviare la pressione economica delle famiglie già fortemente provate dalla sospensione di tante attività commerciali ed imprese del territorio».

«Il nostro è un ente sottoposto a rigidi vincoli economici - aggiunge il sindaco. In questo quadro i provvedimenti adottati assumono un valore ancora superiore proprio per le ataviche difficoltà finanziarie cui sono soggette le casse del Comune. E’ naturale che gli sforzi che l’Amministrazione comunale sta operando per venire incontro alle comprovate esigenze di difficoltà e di disagio economico, chiederanno responsabilità e consapevolezza da parte di tutti al momento della ripresa, quando ci sarà la necessità che tutti facciano la propria parte».

« In questo senso - spiega - una volta superata la fase dell’emergenza, è importante che tutti i portatori di interesse, le associazioni sindacali e di categoria, comprese le due sigle che hanno avanzato la proposta, siedano attorno ad un tavolo con l’obiettivo di rilanciare il settore dell’edilizia residenziale, dimostrando piena disponibilità - conclude il primo cittadino - nell’affrontare i tanti problemi che affliggono il comparto soprattutto in termini di regolarità e continuità nei pagamenti dei canoni alloggiativi».

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