Affrontare le situazioni di povertà assoluta "e quelle di chi è scivolato negli ultimi anni nella povertà, tra cui gli anziani soli, le famiglie con bambini, chi si trova in situazioni di isolamento e di marginalità"; rafforzare "l'infrastruttura sociale" della regione; strategie per le politiche attive del lavoro. Sono le richieste che il Banco alimentare della Calabria agli aspiranti presidenti della Regione, in vista delle elezioni di domenica.
"Il 2020, con le elezioni regionali che si svolgeranno tra pochi giorni, porterà - scrive il presidente del Banco, Franco Falcone - ad una chiarificazione del quadro politico calabrese. Avremo un nuovo Consiglio regionale ad amministrare il territorio italiano con il numero più alto di famiglie che vivono in povertà secondo l’Istat. Noi del Banco Alimentare della Calabria viviamo ogni giorno - continua - da 24 anni - fianco a fianco con i cittadini calabresi che devono affrontare l’emarginazione e la povertà".
"Diamo il nostro sostegno ad associazioni di volontariato, mense per i poveri, comunità di accoglienza, case famiglia per bambini e adolescenti, centri di accoglienza per immigrati, cooperative sociali, Caritas diocesane e parrocchiali. Si tratta, in tutto, di 600 organismi diffusi in modo capillare su tutto il territorio regionale, grazie a cui oltre 100.000 persone ricevono continuamente aiuto e sostegno. In questa lotta contro la povertà la Regione Calabria ha un ruolo importantissimo. Non solo per assistere chi è in difficoltà ma anche e soprattutto - spiega - per agire alla radice dei problemi sociali che affliggono la nostra gente. Chiediamo perciò a tutti i candidati quali azioni intendano intraprendere durante la loro presidenza per affrontare il tema della povertà in Calabria"
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