“Il fondo per lo sviluppo e la competitività delle imprese artigiane, istituito nell’ambito del programma di sostegno strategico di sviluppo dell’artigianato del novembre 2017, rimane l’unico strumento messo a disposizione negli ultimi 10 anni per sostenere in maniera concreta le aziende del comparto dell’artigianato. Peccato che, nonostante le sollecitazioni e prima ancora il fattivo contributo delle associazioni di categoria per arrivare a queste misure di supporto, il “pacchetto” di benefici resta nel cassetto del Dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive perché – nei fatti – nessuna delle aziende beneficiarie ha potuto usufruire delle risorse messe a disposizione. Parliamo di un ritardo di quasi un anno che non può essere tollerato”. E’ quanto affermano i rappresentanti di Confartigianato Calabria e Casartigiani in merito ai ritardi accumulati dalla Regione nell’erogazione delle risorse previste dal Fondo artigiano per le aziende che hanno presentato istanza ormai da quasi un anno.
“Ripercorrendo velocemente le tappe che ci portano alla mancanza di risposte odierne, ricordiamo che la delibera di Giunta regionale n.580 con cui è stato approvato il programma di sostegno strategico di sviluppo dell’artigianato risale al 23 novembre 2017; a marzo 2018 il decreto istitutivo del fondo con l’adozione del regolamento operativo - che ribadiamo essere l’unico strumento adottato nell’ambito di un progetto strategico più ampio - diventando operativo nel dicembre 2018 – si legge nella nota di Confartigianato Calabria e Casartigiani -. Il bando prevede una doppia misura: il riconoscimento di agevolazioni in conto capitale per investimenti e in conto interessi per scorte di magazzino”.
“Lo scorso 13 maggio, dopo il balletto di deleghe che ha spostato la competenza delle Attività produttive nelle mani dell’assessore Maria Teresa Fragomeni, le associazioni di categoria finalmente vengono convocate al fine di verificare l’andamento del Fondo e concordare eventuali modifiche e integrazioni, nel rispetto di trasparenza e par condicio, con l’obiettivo di perseguire maggiori livelli di efficienza nell’utilizzo delle risorse e nel sostegno degli investimenti delle imprese beneficiarie – spiegano ancora le Associazioni di categoria -. Si concorda, tra l’altro, di aumentare l’intensità di aiuto per il contributo in conto capitale nella misura del 65 per cento (inizialmente era del 20 per cento) e di introdurre una norma di salvaguardia per le imprese che hanno già avanzato richiesta di contributo in conto capitale per la successiva ed eventuale integrazione della documentazione necessaria ad usufruire sulla base dei criteri già in vigore al momento della presentazione della domanda nonché di procedere con le erogazioni alle imprese beneficiarie rientranti solo nella tipologia del contributo in conto interessi. Di quanto concordato in quella sede, la Giunta regionale prende atto con la delibera 302 del 5 luglio 2019. Ad oggi, però, dopo l’ennesimo incontro tenuto venerdì 13 settembre – nel corso del quale quella dell’Assessore Fragomeni non è stata una presenza ma una semplice veloce apparizione in cui avremmo voluto approfondire i temi e le azioni previste nel progetto strategico nonché nella legge regionale dell’artigianato – non si è ancora dato corso all’erogazione dei contributi richiesti nei confronti di alcuna delle imprese che hanno avanzato istanza. Siamo davvero oltre i “tempi consentiti” – conclude la nota - che possono essere tollerati da aziende che confidavano in sostegni concreti, rendendo inutile ogni istanza. Lo strumento che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere snello e di rapida risposta, nonostante le accelerazioni impresse per il suo avvio dall’assessore Russo, che ringraziamo per la proficua collaborazione, ha subito ritardi perdendosi nei meandri della burocrazia regionale, forse anche a causa della mancata organizzazione del Dipartimento, con poche risorse umane a disposizione sempre più oberati di impegni. In conclusione, auspichiamo una rapida soluzione che veda da un lato lo sblocco degli incentivi in conto interessi e dall’altro la pubblicazione del regolamento alla luce delle ultime integrazioni previste dalla DGR di luglio, al fine di poter procedere anche lì, si spera in tempi rapidi, all’erogazione dei benefici alle imprese che hanno richiesto il contributo in conto capitale. La consiliatura è agli sgoccioli e questa è stata un’altra occasione persa”.
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