Prosegue, da parte della Regione, il commissariamento dei Comuni calabresi che non hanno adempiuto al versamento della tariffa di conferimento dei rifiuti. Con una serie di decreti firmati dal presidente della Giunta, Mario Oliverio, nei giorni scorsi, per 18 Comuni è stato nominato un commissario chiamato al recupero coattivo del credito maturato dalla Regione, con riferimento in particolare alla tariffa sui rifiuti del 2015 e del 2016, anche se non mancano due casi di Comuni inadempienti anche nel 2014.
Gli ultimi 18 decreti riguardano, nello specifico, i Comuni di Belcastro, Stalettì (provincia di Catanzaro), Cerzeto, Tarsia, Aieta, San Fili (Cosenza), Bagnara Calabria, Bruzzano Zeffioio, Casignana, Gioioa Jonica, Portigliola, Riace, San Procopio, Sant'Alessio in Aspromonte, San Pietro di Caridà, Santo Stefano in Aspromonte, Terranova Sappo Minulio (Reggio Calabria) e Maierato (Vibo Valentia).
I decreti di commissariamento sono motivati dal fatto che, nei provvedimenti, «la puntuale riscossione della tariffa consente di poter far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei concessionari/gestori dei diversi servizi afferenti la gestione del sistema dei rifiuti, in assenza del quale potrebbero perpetrarsi disservizi e criticità in termini di conferimento/smaltimento dei rifiuti, sino al mancato conferimento dei rifiuti in impianto, con il probabile accumulo lungo le vie cittadine e il conseguente nocumento alla salute pubblica e all’ambiente».
Nei decreti del presidente della Regione, inoltre, si evidenzia che «nonostante le azioni poste in essere in ottemperanza alle previsioni di cui alle delibere di Giunta 370/2015, 380/2015, 131/2016 315/2017 e 470/2017, con specifico riguardo alla rateizzazione e alla compensazione dei debiti, si registra una perdurante situazione di generalizzato e grave ritardo nel pagamento da parte dei Comuni».
Nel complesso, come reso noto dalla stessa Regione nei mesi scorsi, la somma anticipata dall’ente per sopperire al mancato pagamento dei Comuni nel periodo 2013-2018 ammonta a oltre 300 milioni di euro. Nel 2018 e agli inizi del 2019 sono stati adottati i primi decreti di commissariamento, che hanno riguardato una sessantina di Comuni calabresi, ai quali si aggiungono i 18 commissariati nei giorni scorsi.
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