La Calabria è la regione più malata d'Italia. È quanto emerge dall'ultimo report di Demoskopika che per il terzo anno consecutivo ha fotografato il sistema sanitario nazionale facendo emergere l'ampio divario tra Nord e Sud.
«Sono circa 55 mila i ricoveri avvenuti fuori dalla Calabria», spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, che ieri nella sede rendese dell'istituto ha illustrato in dettaglio, insieme al direttore di ricerca Nino Floro, il rapporto. Sui viaggi della speranza non ci sono dubbi: «La mobilità passiva ha determinato per la nostra regione un debito di 319 milioni di euro e ancora, stando al dato relativo all'acconto di riparto per il 2019, un saldo pari a oltre 274 milioni di euro».
Ad alimentare negativamente il quadro, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, oltre alla migrazione sanitaria, è pure il disagio economico, determinato a livello percentuale dal numero di calabresi che ha dichiarato di non avere risorse economiche, in certi periodi dell'anno, per curarsi. «Si tratta del 14,9% - aggiunge Rio -, quantificabile in 120 mila famiglie».
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