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Gestione Tennis club di Rende, il Consiglio di Stato sceglie l'affidamento pubblico

La struttura del Tennis Club di Rende

Proprio come una partita a tennis. Né più né meno. La “palla” passa da un campo all’altro a velocità accelerata. Così per la gestione del “tennis club” di Rende che tra un ricorso e l’altro anima il dibattito politico da mesi. Ieri il Consiglio di Stato si è espresso ed ha dato ragione all’attuale amministrazione comunale rendese che ha deciso, da tempo, di affidare la gestione attraverso un bando pubblico.

La “partita” è tutta politica. In un campo gli attuali gestori che, da oltre venti anni, hanno portato avanti le attività sportive con meriti e risultati oggettivi. Dall’altra parte le scelte del sindaco di trasformare quella struttura e farla diventare, attraverso appunto nuove forze imprenditoriali e considerata la scadenza naturale della convenzione in essere, una sorta di “Foro italico” del Sud. Non solo tennis e racchette. Anche spettacoli, eventi ed altre discipline che potrebbero essere attrattori di turismo specifico per l’attività tennistica. Un project financing, per usare le parole del sindaco Manna e degli uffici tecnici comunali, che riveda in parte i campi e soprattutto l’area circostante. “Rilancio e riqualificazione”, infatti, sono le due parole spesso utilizzate dagli amministratori in risposta alle critiche piovute addosso da chi, invece, si è opposto alla scelta, ritenuta troppo “schiacciata” a favore di altri privati.

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