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Innovare gli impianti e attirare i giovani, una risorsa la coltivazione della nocciola in Calabria

Il sottosegretario di Stato Alessandra Pesce ha voluto a Roma tutti i componenti del direttivo dell’Associazione nazionale “Città della Nocciola” guidato dal presidente Rosario D’Acunto. A rappresentare i produttori agricoli della nocciola di Calabria, al ministero delle Politiche Agricole c’erano il vice sindaco del comune di Torre di Ruggiero Vito Roti e l’assessore del comune di Cardinale Massimo Rotiroti. Per i due amministratori delle Preserre si è trattato di un incontro per illustrare alla rappresentante del Governo le criticità che vive il comparto corilicolo nella Regione Calabria e, soprattutto, tutto il consiglio direttivo ha spinto, nei confronti del sottosegretario, per la riapertura del “Tavolo Corilicolo” nazionale.

Le maggiori preoccupazioni espresse dai rappresentanti delle Preserre Vito Roti e Massimo Rotiroti, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, hanno riguardato lo spostamento delle produzioni dalla collina verso la pianura, con conseguente abbandono delle aree interne meno produttive e a rischio idrogeologico e di spopolamento.

Nell’incontro con il sottosegretario Alessandra Pesce si è parlato pure di innovazione degli impianti calabresi argomento che deve rientrare tra le priorità nell’agenda di lavoro del Tavolo ministeriale e del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, come fonte occupazionale. L’impegno è quello della costituzione di un catasto corilicolo regionale e contestualmente far emergere delle linee strategiche comuni che permettano un armonico utilizzo degli aiuti comunitari.

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