Arrivano nuovi fondi per la pesca e ad avvantaggiarsene sarà anche la marineria di Corigliano: «Prima di fine anno deliberate una serie di misure per la pesca - spiega la senatrice del M5s Rosa Silvana Abate -. Col decreto arrivano 16 milioni per il comparto ittico di cui 5 per i casi di sospensione dell’attività derivante da cause quali insabbiamento dei porti, malattia del comandante, periodi di fermo pesca aggiuntivi decisi dalle organizzazioni produttori o consorzi di gestione, condizioni meteo-marine avverse. Vantaggi anche per la marineria coriglianese».
«Nei giorni scorsi - continua Abate - prima di fine anno e in concomitanza col voto della Camera che ha dato il via libera alla legge di Bilancio è giunto il via libera dal ministero del Lavoro, guidato dal vicepremier Luigi Di Maio, alle misure di sostegno per i pescatori». La firma del decreto interministeriale, dunque, nello specifico, stanzia 16 milioni di euro per gli equipaggi ed era già firmato nei giorni scorsi anche dal Ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio.
«Come membro della commissione che si occupa di agricoltura, pesca e turismo - spiega la senatrice pentastellata - sono molto soddisfatta per il lavoro fatto e che porterà molti vantaggi anche alla storica marineria di Corigliano. È una notizia che era molto attesa anche dall’alleanza delle cooperative della pesca». Da giorni, infatti, cooperative e marinerie italiane attendevano da giorni con molta apprensione.
«Ora - dice ancora la Senatrice M5S - non resta che attendere la pubblicazione del testo e presentare le istanze. Alle tradizionali misure che mettono a disposizione degli equipaggi 11 milioni di euro per il fermo biologico obbligatorio, quest’anno viene introdotto, per la prima volta, nel nostro ordinamento un ammortizzatore sociale a cui potranno ricorrere le imprese per garantire un sostegno al reddito dei pescatori imbarcati su pescherecci costretti in porto per cause diverse dal classico fermo pesca obbligatorio. Cinque milioni di euro per i casi di sospensione dell’attività derivante da cause quali insabbiamento dei porti, malattia del comandante, periodi di fermo pesca aggiuntivi decisi dalle organizzazioni produttori o consorzi di gestione, condizioni meteo-marine avverse».
«Un grande risultato - chiude la Abate - per una misura strutturale che la legge di bilancio 2019 ha reso ancora più ancora più importante grazie ad un rifinanziamento che il governo ha confermato con l’arrivo del maxiemendamento in Senato. Siamo dalla parte dei cittadini, stiamo lavorando in questa direzione e questa è l’ennesima prova che tutti gli attacchi che riceviamo sono solo strumentali. Parlano i fatti».
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