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Reggio, edilizia al collasso: progetti al palo per 1,3 milioni

Cantieri fermi

Una maglia nera che allunga ombre pesanti su un settore che appare sempre di più in affanno e che sta mostrando di non riuscire ancora a venire fuori dalle secche della devastante crisi di questi ultimi anni.

La “fotografia” scattata dall’Ance Reggio, l’Associazione dei costruttori edili di Reggio aderenti a Confindustria, è di quelle che non può non far pensare. È toccato direttamente al presidente Francesco Siclari porre l’accento nella sua relazione sulle priorità per il settore delle costruzioni per provare ad uscire da quello che, in maniera assai efficace, ha definito un «pantano sociale ed economico in cui si trova il comparto nella Città metropolitana di Reggio Calabria che – unico caso tra le province calabresi – anche nel 2017 mostra un calo dell’occupazione edile del 9,8% secondo un trend che prosegue senza interruzioni degne di nota dal 2010. Tra queste - ha proseguito nella sua analisi Siclari - l’effettività e la stabilità degli investimenti pubblici, l’efficacia e l’efficienza delle procedure amministrative e del quadro normativo con riferimento sia ai lavori pubblici che all’edilizia privata, la legalità e la certezza del diritto, la formazione delle risorse umane a tutti i livelli per l’innovazione dei processi ed organizzativa».

L’occasione per presentare il report è stata la recente assemblea pubblica 2018 di Ance Reggio Calabria che ha avuto come tema portante “Ripartire dalle costruzioni per rilanciare il futuro dell’area metropolitana di Reggio Calabria” organizzata con il patrocinio degli ordini professionali della città metropolitana di principale riferimento e della Camera di Commercio.

Tante le voci che hanno animato il confronto aperto dal presidente di Confindustria Giuseppe Nucera. Con lui anche il delegato dell’Ordine degli ingegneri Rocco Furfari, il delegato del Collegio dei geometri e geometri laureati Antonino Familiari, della presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro Flaviana Tuzzo, del delegato dell’Ordine dei periti industriali e dei periti industriali laureati Giuseppe Scrivo, del presidente del Consiglio notarile dei Distretti riuniti di Reggio e Locri, Achille Giannitti, del delegato Inu (sezione Calabria) Francesco Suraci e del presidente dell’Ordine degli avvocati Alberto Panuccio.

A sviluppare, invece, il focus “Mercato delle costruzioni e scenari di sviluppo per la città metropolitana di Reggio Calabria” è stato Marco Marcatili, economista e responsabile sviluppo di Nomisma. È toccato a quest’ultimo analizzare la posizione competitiva della Città metropolitana sia rispetto alle altre metro ciuty italiane che rispetto agli altri capoluoghi di provincia mettendo in luce - come spiega un documento diffuso dalla stessa Ance - «la sostanziale arretratezza dell’area reggina e suggerendo agli imprenditori i nuovi scenari di mercato in cui incardinare le strategie di rilancio del settore legate alle nuove forme dell’abitare collegate ai cambiamenti demografici e degli stili di vita e di consumo».

Partendo da questo intervento si è dipanata la tavola moderata da Antonino Tropea, direttore di Ance Reggio, che ha visto gli interventi di Francesco Berna, presidente Ance Calabria, del vicesindaco Armando Neri, dell’assessore alla Pianificazione territoriale e urbanistica della Regione Calabria Francesco Rossi, del presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana e di Santo Salvatore Vermiglio, presidente dell’Ordine architetti. È stato Berna nel proprio intervento a sollecitare un deciso cambio di passo. «In un momento di crisi gravissima comprovata da Istat, Cassa Edile ed Ance - ha detto tra l’altro -, è inaccettabile che vi siano risorse per oltre un miliardo e trecento milioni di euro bloccate per la mancanza di progetti esecutivi e l’incapacità di gestire gli appalti. Con indici crescenti di povertà e di disagio sociale come quelli reggini, occorre che i decisori politici intervengano immediatamente sulla macchina amministrativa degli enti per realizzare una visione di sviluppo del territorio fondata sull’attrazione dei flussi turistici».

Questa iniziativa non rimarrà comunque un momento isolato di confronto e di analisi: il 18 gennaio prossimo, infatti tutti di nuovo attorno al tavolo per discutere, questa volta, di proposte operative concrete con il lancio, proposto dall’assessore regionale Rossi, di un tavolo di partenariato operativo finalizzato a costruire strategie, azioni, proposte per il rilancio di Reggio.

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