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GIUSY STAROPOLI CALAFATI CELEBRA L’ITALIA E CORRADO ALVARO NEL SUO NUOVO ROMANZO
Dopo il successo di Terra Santissima (Laruffa Editore), con cui è stata proposta al Premio Strega 2022 da Corrado Calabrò, la scrittrice Giusy Staropoli Calafati torna in libreria con Alvaro. Più di una vita (Castelvecchi Editore), un’opera intensa e vibrante che rende omaggio all’Italia e alla memoria di Corrado Alvaro, a 130 anni dalla sua nascita.
Nel romanzo, tanto atteso, che porta la prestigiosa prefazione del professor Aldo Maria Morace – massimo esperto di Alvaro in Italia – la vita dello scrittore, Premio Strega nel 1951, si trasforma in un viaggio storico, letterario e politico. Si racconta l'infanzia in Calabria, il passaggio a Roma e il percorso segnato da esperienze al fronte, dalle persecuzioni del regime fascista ai viaggi in Europa, fino a raggiungere il cuore pulsante di un’Italia in trasformazione.
"Più di una vita non è un semplice romanzo biografico su Corrado Alvaro. È di più – spiega Giusy Staropoli Calafati. - Non parte dalla Calabria. Inizia a Roma, in Vicolo del Bottino, in una casa di Piazza di Spagna, con lo sguardo sulla scalinata della Trinità. Attraversa quasi tutta l'Italia, arriva in Europa e poi ritorna. Va al fronte, affronta il regime. Entra nel salotto di Margherita Sarfatti, nel villino di Pirandello, fino alla casa di Maria e Goffredo Bellonci. Segue la nascita del Premio Strega e premia Corrado Alvaro nel 1951. Dalle colonne delle terze pagine dei principali giornali italiani, racconta la vita del Paese. Ma è soprattutto una storia d’amore: tra la contessina dell’Impruneta e quell’intellettuale tanto stimato; tra Laura Babini e un giovane montanaro, sotto i portici di Bologna; tra la poetessa Cristina Campo e lo scrittore Corrado Alvaro…
Il romanzo, ricco di aneddoti inediti e dettagli personali, offre uno sguardo intimo sulla vita dello scrittore, andando oltre i consueti saggi con cui di Alvaro si è sempre parlato. L'opera non solo celebra Alvaro, ma auspica possa essere studiato a scuola tra gli autori del ‘900, affinché la sua eredità letteraria possa finalmente essere riconosciuta e apprezzata.
Nella sua prefazione, il professor Aldo Maria Morace scrive: […] È un Alvaro umano, stupendamente umano, quello che scaturisce dal respiro della sua narrazione, mai mortificata e circoscritta nella documentarietà: un Alvaro che vibra di accensioni e di durezze, di drammi familiari e di incredibili resilienze al male individuale e storico (l’Italia è un ‘Paese [che] non diverrà mai uomo, mai adulto, mai responsabile’). È un Alvaro che si impone alla memoria del lettore nella dimensione quotidiana, dolorosamente vissuta, della sua biografia, ma che la scrittrice riesce a far rivivere con una verità rivelante a partire dall’esodo da San Luca, quando non era ancora decenne, sino a giungere alla realizzazione piena del sogno infantile, e poi adolescenziale, insufflatogli dal padre. Sono capitoli svelti, scanditi dalle date di ‘quasi una vita’: documentariamente ineccepibili (non a caso si racconta molto attraverso le lettere, vere o inventate), eppure felicemente pervasi da una forza illuminante che solo una scrittura narrativa può incidere nel lettore. C'è una verità saggistica, che è quella degli storici della letteratura; e c'è una verità più vera, che solo la scrittura narrativa giunge a carpire al segreto di un uomo, rivelandolo. È il risultato cui è pervenuta Giusy Staropoli; e non posso che invidiarla sanamente. […]
Finora su Alvaro si sono scritti soprattutto saggi; per la prima volta, però, la sua storia diventa un romanzo, realizzato con coinvolgimento e senso di responsabilità da una scrittrice che ha sempre fatto della Calabria la sua bandiera. Chissà che non possa trasformarsi in un film per il cinema!
Il libro, uscirà in libreria il prossimo 14 marzo, mentre la prima presentazione nazionale è annunciata per il 15 aprile presso la Cittadella della Regione Calabria, in occasione del 130° anniversario dalla nascita di Corrado Alvaro. Con questo evento, si darà ufficialmente inizio alle celebrazioni per ricordare e riscoprire uno degli autori più significativi del Novecento italiano.
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