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L’Università della Calabria sale di 50 posti nella classifica mondiale

La Calabria dei saperi. E della scienza. Rappresentata nel mondo universitario dall’Unical che si piazza tra i 1500 atenei migliori del globo. Il campus di Arcavacata, guidato da Nicola Leone, scala altre 50 posizioni nell’University Rankings di quest’anno collocandosi tra il 901 e il 950 posto, mostrandosi sempre più in crescita sotto molteplici fattori di valutazione.
I risultati raggiunti sono frutto di un lavoro costante di rilancio, espansione e internazionalizzazione avviato negli ultimi anni dalla governance di ateneo. L’Università della Calabria è la sola sede accademica regionale ricompresa nella mappa-classifica resa nota ieri. Raggiante il rettore Leone: «La riconferma dell’Unical all’interno del QS World University Rankings 2025, che recensisce le migliori università a livello mondiale, conferma la qualità della nostra università. Non solo siamo presenti tra le migliori del mondo ma, rispetto allo scorso anno, Unical migliora il suo posizionamento di 50 posti e amplia la presenza di aree eccellenti con il nuovo ingresso di Chimica e l’ulteriore avanzamento in classifica di Computer Science. Sebbene le classifiche internazionali vadano interpretate con cautela, data la complessità dei criteri di valutazione, è comunque degno di nota che l'Università della Calabria sia attualmente presente all'interno di tutti i più autorevoli ranking accademici globali e primeggi nella classifica nazionale Censis. Ciò testimonia il crescente riconoscimento della qualità della ricerca e della didattica offerta a livello internazionale».
Il campus di Arcavacata è diventato punto di riferimento per la popolazione studentesca come confermano dati inoppugnabili: l’ateneo, infatti, è passato da 3.834 immatricolati del 2019/2020 a 4.704 del 2023/2024 con una crescita percentuale evidente, che risulta la più alta in assoluto tra tutte le grandi università statali meridionali, inclusi i mega atenei, e registra uno dei più alti tassi di sviluppo tra tutte le università d’Italia.
Ciò è dovuto certamente alla coraggiosa e profonda revisione dell’offerta formativa «che si è aggiornata globalmente» afferma Leone «rendendo i corsi innovativi e al passo con i tempi, offrendo programmi di avanguardia e rispondenti alle esigenze del mondo del lavoro. Ma anche all’alta qualificazione del corpo docente, rafforzato dalle politiche di reclutamento mirate ad attrarre studiosi altamente qualificati, e puntando anche sul “rientro dei cervelli”».
L’ateneo di Arcavacata ha molto lavorato per reclutare docenti - alcuni celeberrimi - provenienti da sedi universitari estere. Tra questi il luminare dell’informatica Georg Gottlob, esperto negli studi sull’Intelligenza Artificiale, che ha lasciato Oxford per venire a insegnare in Calabria. Lo studioso ha proprio scelto di vivere, insieme con la moglie, a Paola. Non solo: l’Unical ha pure attivato il corso in Medicina entrando pienamente a sostegno della sanità pubblica del Cosentino garantendo l’apporto dei propri docenti a vari reparti importanti dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. L’ateneo è pienamente integrato con il territorio: ieri, per esempio, è stato inaugurato il corso per Scienze infermieristiche nel cuore del centro storico del capoluogo bruzio. Un fatto fino a dieci anni fa impensabile.

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