«Jole Santelli era una leonessa, che ha lasciato una traccia indelebile perché ha comunicato un’altra idea di Calabria». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nella conferenza stampa convocata nella sede della Giunta a Catanzaro per presentare il premio dedicato a Jole Santelli, la governatrice della Calabria scomparsa prematuramente nell’ottobre 2020: il premio si terrà sabato 16 luglio a Vibo Valentia, nell’auditorium della Scuola di polizia. Molta commozione nella Sala Verde della Cittadella per l’illustrazione di questa iniziativa per celebrare la prima presidente donna della Regione Calabria: alla conferenza stampa non hanno partecipato le due sorelle della Santelli, Paola e Roberta, che hanno comunque inviato un messaggio ai promotori del premio e allo stesso Occhiuto. «Siamo molto contente - hanno scritto Paola e Roberta Santelli - che la conferenza stampa di presentazione del premio si svolga alla Cittadella regionale, perchè questo luogo è stato molto importante per nostra sorella. Jole ha sempre lavorato qui per una Calabria dinamica, diversa da quella che spesso arriva all’immaginario collettivo, è stato fin dall’inizio per lei un luogo di grande orgoglio. Ci spiace non essere qui e ci scusiamo tanto per questo, ma sarebbe stato emotivamente doloroso: questo è ancora per noi luogo del ricordo». Da Paola e Roberta Santelli poi «un ringraziamento particolare al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, parte attiva sia del premio di sabato prossimo sia della conferenza stampa. Rinnoviamo l’appuntamento al 16 luglio per la memoria di una donna che credeva molto nella potenzialità della regione della cultura di questa terra». A sua volta il governatore Occhiuto ha ringraziato Paola e Roberta Santelli «per il lavoro straordinario per rinverdire la memoria di Jole, hanno ragione quando dicono che Jole con coraggio e determinazione ha comunicato un’altra idea di Calabria, per questo Jole è in maniera indelebile nella storia della nostra regione. Jole era una leonessa, con queste caratteristiche ha raccontato un’altra Calabria, perchè prima si era abituati a presidenti che rivendicavano dal governo nazionale il bisogno di una Calabria che fosse assistita, invece Jole in quei pochi mesi di governo ha comunicato al Paese di una Calabria che voleva non assistenzialismo ma voleva lavoro, voleva lavorare, dimostrando - ha spiegato Occhiuto - che la Calabria aveva il suo orgoglio e la sua determinazione e ha costituito anche un esempio per quelli che saranno chiamati, come me, a governare la Regione dopo di lei». Il premio «Jole Santelli» è stato istituito a cura del movimento culturale la «Calabria delle donne» e dell’associazione «Elice». Quest’anno, la prima edizione 2022 è dedicata alle «Donne di Carta», scrittrici, che - si legge nella presentazione - «con maestria e conoscenza, hanno scritto sul mondo antico». All’incontro con la stampa oltre a Occhiuto sono intervenuti tra gli altri la direttrice del premio, l’archeologa Mariangela Preta, la giornalista presentatrice del premio, Francesca Russo, e la giornalista Giancarla Rondinelli, cara amica della Santelli: sabato a Vibo Valentia la cerimonia. «Il movimento culturale "La Calabria delle Donne" - ha spiegato la Preta - ha disegnato un percorso turistico letterario su tutta la Calabria, riscoprendo 42 figure di scrittrici calabresi, partendo dalla greca Nosside fino a Fida Stinchi, la madre di Aldo Moro, e istituendo questo premio che premierà scrittrici che hanno messo al centro la Magna Graecia e il mondo antico. La Santelli è stata la donna che ha dato una svolta alla narrazione della Calabria, parlando di bellezza, e questo è stato uno dei motivi che ci hanno ispirato».