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Gaetano Moragas, il reggino finalista di "Area Sanremo": "Esperienza straordinaria"

"Il mio progetto di vita? Raggiungere tanti più cuori possibili con la mia musica e con la mia voce". È una forte testimonianza di umiltà, passione e determinazione, quella che incarna Gaetano Moragas, reggino doc di Cannavò, uno dei 61 finalisti di “Area Sanremo”. A seguito dell’emergenza epidemiologica l’atto conclusivo non verrà però effettuato in presenza.

La commissione artistica di valutazione – diretta da Vittorio De Scalzi (leader dei New Trolls) e composta anche da Rossana Casale, Erica Mou, GMax e Gianmaurizio Foderaro – si è riunita e deciderà i migliori sulla base delle audizioni dal vivo già effettuate, visionando i videoclip. Oggi dovrebbero essere annunciati gli 8 vincitori assoluti (proclamazione ufficiale domenica 22 al Palafiori di Sanremo) da cui, durante la trasmissione Rai “Ama Sanremo”, in onda il 17 dicembre, saranno scelti i due partecipanti alle “Nuove Proposte” dell’edizione 2021.

"È una sensazione bellissima essersi lasciati alle spalle una concorrenza così agguerrita. Certo, la strada è sempre in salita, ma confido su un bel finale. Sto vivendo una esperienza straordinaria, anche se il rispetto delle norme Covid, ha “alleggerito” lo spirito di socializzazione che è bello coltivare in eventi come questi. Per me, comunque, Sanremo ha un fascino straordinario, un evento che mi ha “imposto” di fermare tutto il resto".

Gaetano è in gara con un brano che è uno slogan di vita. "“Non ho segreti” è la canzone che ho presentato. Sono molto contento perché cercavo un testo che mi rappresentasse nel modo più diretto possibile. Questa canzone invita a essere se stessi nell’autenticità delle grandi emozioni. È un’intensa storia di amore che arriva al cuore, facendo coincidere due parole fondamentali: semplicità ed sincerità. E il messaggio è anche quello di recuperare al più presto la bellezza di un abbraccio: piccole sensazioni che in tempi di pandemia sembrano perdute".

Ed ecco, nel “buio” dell’emergenza sanitaria, accendersi la luce del grande palcoscenico. La sua storia in modo del tutto naturale nasce proprio dalla sua città, dove risiede la sua famiglia, e dove ha vissuto fino a tre a anni e mezzo fa prima della scelta universitaria di Milano. "Le mie radici sono sempre vive e amerò sempre la mia terra anche per i suoi colori, tra cielo e mare, che non sono mai definiti e che ti sorprendono con sfumature diverse".

Studente del Classico “Campanella”, Gaetano si segnala per la borsa di studio vinta al “Cet”. "È la scuola di Mogol per giovani talenti, da dove sono passati nomi importanti della musica. Ho visto la mia vita cambiare in pochissimo. Ho cominciato a collaborare con Laura Pausini ed alla fine Maurizio Barnacchia, docente della scuola, e Patrizio Bau che ha partecipato a “Sanremo Giovani” nel 207, hanno scritto il testo della mia canzone". Un sogno, dunque, che continua mentre la sua formazione milanese cresce. "Lo studio è la porta aperta sul futuro ed ho scelto Scienze dei Beni culturali per respirare anche aria di teatro. Questo mondo fa ormai parte di me".

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