«Sono felice di essere a questo tavolo con persone così importanti, fa parte dell’energia che è il cinema. La Coppa Volpi è un premio inatteso e sono in rappresentanza di tutti quelli che hanno lavorato a Padrenostro» ha detto Pierfrancesco Favino visibilmente emozionato alla conferenza dei vincitori dopo la cerimonia di premiazione in Sala grande di Venezia 77.
«Sono orgoglioso perché questo è uno dei premi più importanti al mondo, un punto di arrivo «, ha proseguito. A chi gli ha chiesto se gli abbia fatto piacere che il film lo abbia visto anche Matteo Salvini, l’attore ha replicato: «I film sono fatti per essere visti da tutti». «Mi piace in qualità di produttore di fare film destinati al pubblico, sono di gusti popolari e non me ne vergogno», ha proseguito.
«Mi avete fatto la più bella sorpresa della mia vita», aveva detto Favino stringendo la Coppa Volpi sul palco. «Come mi ha detto un maestro, quando si gira un film è come se nascesse una stella e noi viviamo su quella stella per mesi, ci nutriamo dell’energia e del caos, e la sua luce si propaga nello spazio e sugli schermi. Dedico questo premio a tutte le stelle, ai milioni di schermi che si accenderanno, alla luce che si propagherà, al brillare degli occhi nel buio».
“Padrenostro” è un film ambientato nel 1976, a Roma e poi in Calabria, ed è tratto da una storia vera, quella dell’attentato terroristico dei Nuclei Armati Proletari al vicequestore Alfonso Noce (padre del regista Claudio Noce), interpretato da Pierfrancesco Favino. Un film che cambia il paradigma della rappresentazione della Calabria, dandone finalmetne un’immagine positiva.
Un film che è il fiore all’occhiello della passata gestione della Calabria Film Commission, guidata da Pino Citrigno, che ha collezionato premi importanti per il cinema d’autore, oltre a trasformare la Calabria in un set appetibile per tante produzioni. Grande soddisfazione ha espresso Citrigno, ora presidente Confindustria sezione Cinema e Spettacolo: «La Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino segna l’ennesimo successo della Calabria Film Commission. Grazie all’interpretazione di un eroe calabrese, il questore Alfonso Noce, Favino ha conquistato il prestigioso riconoscimento. È un traguardo storico per la Calabria. La prima volta che un film sostenuto dalla Regione Calabria e che racconta la nostra terra come luogo di salvezza e di accoglienza, è stato ammesso al concorso ufficiale a Venezia. Abbiamo creduto fin dall’inizio nel valore del film di Claudio Noce e nel potente messaggio che lanciava. Un film che non poteva non essere girato nella sua terra d’origine, la Calabria. Questo premio internazionale segna la giusta conclusione di un percorso positivo per la Calabria Film Commission, iniziato quattro anni fa sotto la mia guida. A questo punto, i traguardi raggiunti devono segnare la continuità. Lo dobbiamo soprattutto alle nostre maestranze, sono loro il valore aggiunto in Padrenostro».
Anche la presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha espresso la sua gioia per il riconoscimento a Favino che «nel film Padrenostro è anche produttore che ha scelto di girare in esterno in molte location calabresi (Sila, Costa Jonica, Scilla), valorizzando i paesaggi della nostra terra che conosce e ama per avervi trascorso le vacanze da giovane. Una vittoria che consolida una mia convinzione: la nostra regione è un set a cielo aperto che si appresta a fortificare in modo innovativo gli standard del cinema pubblico».
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