È morto a Mammola, nel reggino, all’età di 91 anni, il pittore e scultore Nik Spatari, artista che con le sue opere aveva raggiunto notorietà anche a livello internazionale. Fu allievo di Picasso e Le Corbusier primo del rientro in Calabria dove fondò un museo-laboratorio d’arte contemporanea, il «MuSaBa» molto frequentato e conosciuto. A dare l’annuncio della morte di Spatari é stato il sindaco di Mammola, Stefano Raschellà.
"La nostra cittadina - ha scritto Raschellà - si stringe addolorata attorno alla grande personalità mammolese». A Spatari ha voluto rendere omaggio anche il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. «Nik Spatari - ha scritto Falcomatà - è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara. Oggi piangiamo la morte dell’uomo. Dell’artista no".
"Quello non morirà mai. Reggio, Mammola, la Calabria, l’Italia ed il mondo intero perdono un brav'uomo; una persona che ha dedicato la propria esistenza all’arte e alla bellezza, il più puro e semplice fra gli scultori. Nik Spatari, nonostante bravura e spessore, non si è mai sentito un artista arrivato. È stato sempre immerso nella ricerca ingaggiando, ogni volta, una sfida fra l’essere umano e la materia, lui che è stato allievo di Le Corbusier e che ha scelto la sua Mammola a Parigi e Milano. Nik Spatari può considerarsi fra gli esempi migliori del reggino innamorato delle proprie radici. Nel suo paese d’origine ha dato vita al Musaba, qualcosa di unico ed inimitabile, un luogo di amore e passione che infonde uno spirito internazionale ad un posto diventato tempio dell’arte contemporanea. Spinto dall’orgoglio di essere nato tra il fiume Torbido ed il mare Jonio, Nik Spatari si è sempre fatto forte dell’idea di aver scelto di tornare a vivere in Calabria assieme alla sua Hiske. A lei, adesso, va il nostro pensiero".
"Trovare le parole per ricordare la figura di Nik Spatari, oggi, ora, è veramente difficile. E per chi l’ha conosciuto risulta quasi impossibile: pensieri, ricordi, storie e suggestioni si intrecciano e si confondono quasi a richiamare l’esplosione di frammenti colorati che di Nik era poi uno dei tratti espressivi tipici. Era un genio - dichiara Antonio Viscomi del Pd - E geniale è l’esperienza del MuSaBa che sta lì a confermare quanto Nik Spatari ebbe a suo tempo a dire: 'Ho viaggiato attraverso i continenti. Ma ho un solo legame profondo: quello con il Mediterraneo. Appartengo al Mediterraneo fortemente. Il Mediterraneo, re delle forme e della luce. E nel Mediterraneo, la Calabria, luce decisiva e paesaggio imperativo'. Forme e luce, luce decisiva e assaggio imperativo. Questo era Nik. Artista nato in Calabria e che la Calabria ha sempre portato dentro. E la Calabria finalmente lo onori, dunque, sostenendo, tutelando e rafforzando l’esperienza del Museo Santa Barbara di Mammola, ora affidato alle mani sempre attente di Hiske Maas, compagna di una vita. Ad Hiske un abbraccio e un pensiero affettuoso. A noi l’impegno di onorare la memoria di Nik assicurando che la sua creazione possa continuare a vivere ed essere ponte tra cielo e terra, anzi scala, come la scala sognata da Giacobbe".
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