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Verzino, ritorna dopo tredici anni il Festival Amore & Rabbia

Quattro giorni di concerti, dibattiti e mostre all’insegna dell’incontro e della contaminazione con il linguaggio universale della musica a fare da colonna sonora per tutto l’appuntamento.  Dopo tredici anni  di assenza nell’estate del postpandemia ritorna nel piccolo centro collinare dell’Alto Crotonese, quell’originale appuntamento culturale che è stato (e che è), il Festival di musica mediterranea “Amore & Rabbia”. Nell’anno del Covid e nonostante il Covid, la sfida dell’associazione “La Ginestra” di riprendere le fila di quel discorso interrotto nel 2007, è riuscita. Tra distanze e regole – che ripetono dall’associazione che ha per simbolo la salamandra saranno rigidamente rispettate  (per partecipare ai concerti bisogna prenotarsi sul sito) – dal 12 al 15 agosto tra la piazza, il borgo, il palazzo ducale seicentesco e il vecchio stadio, Verzino ospiterà concerti e iniziative culturali su temi che vanno dalla legalità alla riscoperta delle risorse del territorio fino all’integrazione ed all’accoglienza.

Mimmo Lucano col suo modello Riace, lo scrittore Carmine Abate vincitore del Premio Campiello e il grande Peppe Barra con la sua musica partenopea dalle melodie antiche, sono solo alcuni dei nomi dei partecipanti all’edizione 2020 del festival.

Si comincia il 12 agosto, alle 18, nel campo sportivo Luigi Tristaino, con un incontro dedicato al compianto giudice Antonio Lucisano, scomparso da due anni, e al suo impegno per una società più giusta. Umberto Ferrari di Libera, i ragazzi del Campo Estate Liberi e Irene Lucisano racconteranno le esperienze per  l’uso sociale dei beni confiscati attive in Calabria e nel Crotonese.

Dalle 21 inizieranno i concerti, con la prima serata dedicata completamente al Jazz conterraneo con i Deda World Quartet (Crotone e Roccabernarda)  per concludere con il concerto di Lorenzo Vitolo Quartet, un giovane figlio di Verzino, emergente nella scena Jazz nazionale e internazionale con all’attivo già molte importanti collaborazioni e riconoscimenti.

Il 13 Agosto sarà dedicato al tema dell’accoglienza, dell'antirazzismo e dell’integrazione, con la presenza di Mimmo Lucano. All’ex sindaco di Riace,  verrà consegnato il Premio A&R 2020 come riconoscimento al grande lavoro fatto nella sua comunità. Seguirà il racconto letterario in musica dello scrittore Carmine Abate che interpreterà brani estratti dai suoi libri accompagnato dalle melodie etniche di Cataldo Perri e lo Squintetto. Il 14 agosto  sarà dedicato a quella particolare e preziosa risorsa naturalistica che rappresenta per il territorio la vasta area carsica sotterranea con le sue suggestive grotte che si diramano per migliaia di metri nel sottosuolo dell’Alto Crotonese.  Alle 21 aprirà la serata musicale il cantautore Giulio De Leo che dopo un breve concerto lascerà il palco al grande Peppe Barra con il suo importante repertorio della tradizione partenopea conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Si chiude il 15 Agosto all’insegna dell’originalità e della sperimentazione innovativa con l’esordio dell’inedita “Orchestra Popolare di A&R”  che coinvolgerà oltre 30 musicisti di Verzino e di tutto il territorio della provincia molti dei quali si incontreranno per la prima volta sul palco di “Amore & Rabbia.

Nel corso delle quattro giornate non mancheranno, le mostre e la musica da strada che tanto successo ebbe nelle edizioni del festival che si succedettero tra il 1996 e il 2007 quando tra l’altro, Verzino, ospitò artisti e musicisti del calibro di Eugenio Bennato, James Senese, la Nuova Compagnia di canto popolare, Teresa De Sio, Peppe Voltarelli, gli Almamegretta, Enzo Avitabile e Roy Paci, solo per citare alcuni.

L’antico Palazzo ducale oltre a mostre ospiterà anche un workshop sulla multimedialità e sulle  produzioni musicali rivolto ai ragazzi. "Gli eventi ­– commentano dall’associazione “La Ginestra” -  sono il risultato di un  lungo e paziente lavoro, costruiti con determinazione e caparbietà, intrecciando esperienze, soggetti, energie diverse tra l’associazione, gli enti  pubblici, le realtà sociali e il territorio".

"La cultura è sempre stata vista ­– sottolineano dall’associazione presieduta da Pino Urso - come qualcosa di secondario, noi stiamo cercando, ancora una volta, di rovesciare questo schema e di fare del patrimonio storico culturale e soprattutto umano, la principale risorsa per rivitalizzare una realtà socialmente ed economicamente marginale. Il riscatto può esserci solo se si punta sulle energie presenti, sulla loro professionalità e creatività , sul loro impegno e sull’amore e la rabbia per questa terra, al di là  del politico di turno".

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