Nel mondo greco il Katapontismós consisteva nell’annegamento rituale di persone o cose, impiegato per infliggere punizioni e in caso diordalie.
È a questo che Gesù si riferiva quando disse: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.»?
Attingendo ad inchieste giudiziarie e giornalistiche e alla propria esperienza personale contro la pedofilia, Antonio Marziale, sociologo, fondatore e presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei minori, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, porta alla luce con la pubblicazione di “Katapontismós chiunque scandalizzi i piccoli” l’esistenza di lobbie culminate in un “partito dei pedofili”, in una “giornata mondiale dell’orgoglio pedofilo” e persino in una “brigata pretoriana pedofila armata”, pronta a colpire i nemici della pedofilia.
Marziale è stato tra gli estensori del “Codice internet e minori” vigente, ha denunciato mercati online di pedopornografia che hanno coinvolto bambini anche in tenera età e recentemente è stato nominato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti nella comunità “Il Forteto”.
L’introduzione è a firma della dirigente scolastica Eva Nicolò e la postfazione a cura di Antonio Pascotto, giornalista Mediaset, per Laruffa Editore. Oggi e domani dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, Marziale incontrerà i lettori e firmerà le copie nella Libreria Laruffa in Via Aschenez, 46 a Reggio Calabria.
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