Anna Gaetano, la sorella di Rino, protesta contro la presidente della Regione Calabria Jole Santelli per l’utilizzo della voce del fratello in Riparti Calabria senza essere stata chiesta l’autorizzazione. «Non c'entrano i diritti d’autore ma il rispetto», dice la Gaetano. "Perché una cosa tanto semplice non è chiara alla signora Jole Santelli, che ha utilizzato la voce di mio fratello? Eppure lei ricopre un’alta carica e ciò che dico non è di così difficile comprensione. Bisogna chiedere prima di agire, specie se per una manovra istituzionale come «Riparti Calabria». A me non è arrivata alcuna richiesta di autorizzazione. Né dalla Regione Calabria, né da Achille Lauro o da Gucci. È troppo facile cambiare il testo di un brano così apprezzato in questo momento storico, dicendo poi niente di più, niente di meno che quello che già mio fratello esprime. Questa è una imperdonabile violazione a danno di Rino". "Tutto questo si aggiunge agli utilizzi dei suoi brani a scopo politico, agli abietti interessi di molti che vogliono collegare a tutti i costi il proprio nome a quello di mio fratello per farsi propaganda, alle manovre di basso sciacallismo e illazioni sulla sua scomparsa ad opera di qualche «scrittore», oltre che alle inesattezze che alcuni diffondono per riempire i rotocalchi». Anna Gaetano racconta un esempio diverso: «In questi giorni è pubblica la versione di «Ma il cielo è sempre più blu» incisa da #italianallstars4life, progetto che abbiamo conosciuto sul nascere perché avvisati prima e coinvolti poi. Questo progetto benefico si è svolto con rispetto verso mio fratello Rino e la nostra famiglia. Tant'è che, in questo clima di gentilezza e unione, abbiamo contribuito anche inviando le riprese di alcuni oggetti di Rino che mio figlio Alessandro ha indossato per l’occasione". "La maggior parte delle altre volte che Rino è coinvolto in qualcosa, non giunge neanche una telefonata ad avvisarci. Non c'entrano i diritti d’autore ma il rispetto. Per questo ci discostiamo da qualsiasi altro progetto che attualmente lo coinvolge e ne segnaliamo l’atto di prepotenza che avviene nei suoi confronti, del quale siamo definitivamente stanchi», dice Anna Gaetano.