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Festival itinerante per conoscere la Calabria migliore: al via la 19esima edizione di Armonie d’Arte

Raccontare la bellezza declinandola tra i tesori architettonici dell’antichità in cui si muovono artisti straordinari e mostrare la voglia di riscatto della Calabria migliore.

Punta a questi due obiettivi il Festival Armonie d’Arte che dal 15 luglio al 15 settembre si dipanerà tra il Parco Nazionale di Scolacium a Borgia, il parco archeologico di Locri, il Teatro Politeama di Catanzaro e il Museo Musaba di Mammola.

Marlene Dietrich narrata da Ute Lemper, il fado struggente di Dulce Pontes, una intera settimana dedicata al ricordo di Pina Bausch, due opere liriche - Tosca e I Pagliacci - messe in scena all’aperto, la celebrazione dei Pink Floyd con
«Shine» sono i pezzi da novanta della rassegna ideata e diretta da Chiara Giordano, con il supporto di Mibac, Regione Calabria e altre istituzioni pubbliche e private.

Il cartellone della 19esima edizione - con 50 spettacoli e attività collaterali - è decisamente improntato «al femminile» ma punta a far coincidere «il profilo internazionale con l'esigenza di valorizzare le risorse del territorio».

«E' un momento molto importante della Calabria - ha detto Giordano presentando alla Camera dei deputati il programma - in quel Mediterraneo antico, matrice nobile del mondo occidentale. Con questo festival vuole raccontarsi all’Italia, coniugando l'arte contemporanea con la storia e la mitologia, stimolando la creatività culturale, cercando di rappresentare quel sud positivo che può essere il motore per l’intero paese».

Negli anni scorsi «Armonie dell’arte» ha ospitato artisti prestigiosi, da Riccardo Muti a Zubin Mehta, Lorin Maazel, Josè Carreras, Pat Metheny, Lindsay Kemp, Stefano Bollani, Caetano Veloso, Chik Corea, Uto Ughi e molti altri.

«La questione culturale - osserva la direttrice artistica - è una sfida che bisogna cercare di vincere per colmare le disarmonie del nostro tempo. Il festival e i suoi luoghi sono forieri di positività condivisa e utile».

Nel ricco calendario di offerte spicca la prima esecuzione italiana di «Since she» di Dimitris Papaioannou con il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (il 13 settembre a Catanzaro, con repliche il 14 e 15) nella settimana di omaggio alla grande ballerina e coreografa a dieci anni dalla morte. Un tributo che si svilupperà con workshop, incontri, mostre, dibattiti, proiezioni, performance. Il fulcro del Festival resta il Parco archeologico Scolacium a Roccelletta di Borgia (Catanzaro), luogo di straordinaria suggestione paesaggistica e importante valore monumentale, in un vasto uliveto su una collina che digrada verso il mare ad appena duecento metri in linea d’aria.

Quest’anno il controtema sarà «Sitos & Food, Anima Mundi», proporre il cibo come alimento per lo spirito e per il corpo. «La mela, con la sua potente valenza simbolica - spiega Giordano - ne esprime sintesi e immagine. Il 'cibo' sarà un lieve contro canto che, attraverso testi, degustazioni a tema, incontri, ricettari d’epoca, accompagnerà le performance di musica, danza, teatro».

Apre il festival Ute Lemper il 20 luglio a Locri (Rc), una scelta voluta «quale gesto etico di valorizzazione di un luogo troppo spesso indicato solo come simbolo di criticità». Il 26 luglio al Parco Scolacium sarà la volta della cantautrice
portoghese Dulce Pontes con il suo ensemble. Il 2 agosto nello stesso sito arriverà Shine, lo spettacolo dedicato alla luna (nei cinquant'anni dell’allunaggio) e ai Pink Floyd del coreografo russo-belga Micha van Hoeche, con le musiche dal vivo dei Pink Floyd Legend. Il festival produce in prima assoluta, con un cast internazionale di voci, I Pagliacci di Leoncavallo (il 9 agosto) e Tosca di Puccini (il 23).

Il pacchetto di iniziative messe insieme per Il Festival si conferma, dunque, una ricerca di armonia delle arti «in una Calabria che prova a rialzare la testa per dimostrare che non cede alla rassegnazione».

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