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Monterosso si dà al cinema: quarta edizione del festival "L'arte del corto…"

Fervono i preparativi per il festival “L’arte del corto…”, prestigioso evento di cultura cinematografica che si terrà sabato sera presso il Teatro di Monterosso Calabro. Quest’anno, nella sua quarta edizione, l’evento si propone ampliato, coinvolgendo più comuni del vibonese, nei quali sono stati girati i film partecipanti al concorso.

In particolare, i lavori in gara saranno: “Maierato” (ambientato nell’omonimo centro), di Davide Manganaro; “La bambina e il brigante” (che ha avuto Pizzoni come location), per la regia di Antonio Grande; “MoodSwing” (realizzato a Monterosso) prodotto da Alessandro Capomolla. La manifestazione sarà preceduta da una sezione dedicata a film stranieri, fuori concorso.

Nato nel 2015 da un’idea del sindaco-regista Antonio Giacomo Lampasi, “L’arte del corto…” era stata pensata, dapprima, come una rassegna cinematografica volta a far conoscere le potenzialità espressive della settima arte. Il riscontro positivo della prima edizione indusse il sindaco e l’amministrazione comunale a lanciare una nuova sfida: utilizzare l’immediatezza e la fruibilità del cinema per valorizzare il paese.

Così, i film makers in concorso nella scorsa edizione furono chiamati a girare cortometraggi aventi Monterosso Calabro come scenario. Il piccolo centro angitolano divenne un set a cielo aperto, accogliendo giovani registi calabresi, i quali con la propria arte riuscirono a cogliere le bellezze e le peculiarità del borgo. La kermesse, in tal modo rinnovata, ottenne un notevole successo, suscitando l’interesse della Regione Calabria, del Parco delle Serre, di diversi Comuni e di talentuosi film makers, per i quali la manifestazione rappresenta una prestigiosa vetrina.

Stipulati i relativi partenariati e attuate le nuove collaborazioni, si è arrivati a preparare l’edizione 2019, che ha assunto i contorni di un festival unico al mondo nel suo genere. «In pochi anni - ha affermato il sindaco Lampasi -“L’arte del corto…” è cresciuta, diventando una manifestazione consolidata. Intendiamo fare del festival un volano culturale volto a valorizzare l’intera Calabria a livello internazionale. Nel tempo, inoltre, tutti i cortometraggi presentati al festival saranno raccolti in un archivio, per avere un documento innovativo del nostro territorio».

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