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I funamboli della scena, "Primavera dei teatri" a Castrovillari

Ci sono appuntamenti che diventano punti fermi per chi con coraggio, determinazione, passione, competenza promuove cultura. Primavera dei Teatri è uno di questi: non è solo un Festival capace d'intercettare i nuovi linguaggi della scena teatrale contemporanea che si mescolano mirabilmente ai fermenti culturali del territorio in cui ogni anno si rinnova ed esplode di vita, il Sud in genere e la Calabria in particolare, è un vero e proprio simbolo di resistenza culturale, necessaria ed estremamente positiva per le ricadute in termini di bellezza condivisa, idee e progettualità. Un traguardo importante e un nuovo punto di partenza: l'edizione 2019, dal 25 maggio all'1 di giugno, è quella dei 20 anni per il Festival organizzato dalla compagnia Scena Verticale, con la direzione artistica di Dario De Luca e Saverio La Ruina e la direzione generale di Settimio Pisano, presentata ieri, a Roma, nella sede della Regione Calabria alla presenza di Onofrio Cutaia, direttore generale spettacolo MiBAC, Maria Francesca Corigliano, assessore alla cultura della Regione Calabria intervenuta in video conferenza, Ersilia Amatruda dirigente alla presidenza della delegazione di Roma della Regione Calabria, Antonio Dattilo, referente ufficio di Roma per la commissione beni e attività culturali, Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari.

«Vent'anni in cui abbiamo collezionato grandi imprese irraggiungibili, rischiose e improbabili, confezionato edizioni completamente al buio, senza la certezza di finanziamenti pubblici, c'è stata anche una Primavera dei Teatri “invernale”. Abbiamo preso una bella boccata d'aria fresca in questi ultimi tre anni, ma già da domani respirare diventerà di nuovo un qualcosa da dover sperare - spiegano Pisano, De Luca e La Ruina - nonostante questo, in ogni momento, con caparbietà, passione e fierezza, abbiamo percorso il filo teso del fare teatro, in una terra di disequilibri, piena di contraddizioni. In bilico come funamboli ci siamo mossi lungo la strada dell'arte, carichi d'adrenalina per la paura di rischiare e consapevoli che il vero rischio sarebbe stato fermarsi. Abbiamo seminato e raccolto tanto in termini di fatica, entusiasmo, scoperte, consensi, cambiamenti. E oggi è come se il funambolo incarnasse la metafora perfetta di questo lavoro, fare arte significa essere sempre in bilico, con la sola certezza del “qui e ora”».

Con l'equilibrio, la leggerezza e la determinazione di funamboli, anche quest'anno la squadra di Scena Verticale trasformerà Castrovillari in un laboratorio a cielo aperto in cui artisti, pubblico, addetti ai lavori comporranno la grande famiglia del teatro. Ricchissimo il programma: 8 giorni, 23 compagnie, 14 debutti di cui 2 in anteprima nazionale assoluta, 9 artisti stranieri coinvolti, 3 incontri e 6 performance, e poi la consueta attenzione ai più piccoli con Primavera Kids. Si comincia sabato 25 maggio, al teatro Vittoria, con “The night writer. Giornale notturno” nuovo lavoro del poliedrico artista di fama internazionale Jan Fabre, un'autobiografia del pensiero dell'artista belga, cui l'attore Lino Musella dà mirabilmente corpo e voce. Si chiude, il primo giugno, con un felice ritorno, quello di Roberto Latini che torna a debuttare al festival con “In exitu”, tratto dall'omonimo romanzo di Testori, in cui affronta la furente inventività linguistica.

In mezzo tanta attenzione alla nuova drammaturgia, con ad esempio Pier Lorenzo Pisano e il suo “Per il tuo bene” vincitore del Premio Riccione-Tondelli, produzione Ert/Arca Azzurra/Riccione Teatro, Bartolini/Baronio. Al debutto il duo reggino-messinese Carullo Minasi con “Patruni e Sutta. Peripezie della libertà e dell'illibertà” tratto da “L'isola degli schiavi” di Marivaux. In anteprima nazionale i padroni di casa, Scena Verticale, col nuovo lavoro scritto, diretto e interpretato da Dario De Luca, in scena con Milvia Marigliano: “Lo Psicopompo”, vincitore del Premio Sipario Centro Attori 2018, incentrato sul tema della morte attorno cui ruota una storia pulsante di vita.

In programma poi le compagnie Teatro Dallarmadio, Nova Melancholia, Teatro Koreja/Michele Santeramo, Scena Nuda, Fabiana Iacozzilli/CrAnPI, Kronoteatro, Paola Fresa, Teatrino Giullare, Atir Teatro Ringhiera, Stivalaccio Teatro. E giovani drammaturghi brasiliani e argentini in residenza; approfondimenti, incontri, formazione, tra cui il laboratorio “Il Corpo teatrale” a cura di Francesco Sframeli e Spiro Scimone.

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