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Il pianoforte che "disturba la quiete pubblica", Messina si unisce per difenderlo

Il pianoforte della galleria Vittorio Emanuele

Dall'indignazione e dal disappunto suscitati per lo “sfratto” del pianoforte della galleria Vittorio Emanuele è nata spontaneamente fra molti messinesi l'idea di voler manifestare il proprio dissenso contro la scelta dell'Amministrazione De Luca con un momento di musica.

L'appuntamento è per domenica pomeriggio in Galleria per usarlo, tutti insieme, ancora una volta con i rappresentanti del movimento Cambiamo Messina dal Basso e l'ex assessore alla Cultura Federico Alagna, tra i promotori dell'iniziativa di mettere a disposizione della città un pianoforte pubblico e collocarlo all'interno della galleria Vittorio Emanuele, assieme a Giovanni Renzo, uno dei più affermati pianisti jazz italiani.

«Il vero problema di Messina, a cui per fortuna si sta ponendo rimedio - ha commentato con amara ironia il maestro Renzo  - è il rumore molesto dei pianoforti, rei di disturbare la quiete pubblica». E il coro di polemiche, di fatto, non si è levato per il “trasloco” del piano al mercato Muricello, quanto per la tesi, sposata dall'Amministrazione e ben lontana dal comune sentire, che il suono di un piano possa ledere il “diritto alla tranquillità e al riposo”.

Sorprende, tra l'altro, la solerzia con cui è stata avallata e portata avanti la richiesta trasmessa non già da un intero condominio, ma avanzata in un'unica segnalazione, pervenuta, tra le altre cose, da una professionista che in passato ha lavorato a stretto contatto proprio con il sindaco Cateno De Luca (a Santa Teresa di Riva) e che attualmente opera a fianco del suo “delfino” Danilo Lo Giudice.

Per saperne di più leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.

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