«È stato un grandissimo onore lavorare con Quincy, amante della musica e dei musicisti, dal cuore generoso e dal talento e dalla sensibilità infiniti». Con queste parole Noa introduce “Lettere a Bach”, il lavoro prodotto dal leggendario Quincy Jones che la cantautrice, cresciuta tra lo Yemen, Israele e gli Stati Uniti, presenterà sabato prossimo, 6 aprile, al teatro Gentile di Cittanova, una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale. Il concerto concluderà la sedicesima stagione teatrale organizzata dall'associazione Kalomena, con il patrocinio della locale amministrazione comunale, della Presidenza del Consiglio regionale della Calabria e della Città Metropolitana.
Per il pubblico che si preannuncia numerosissimo, sarà l'occasione di riflettere su temi che abbracciano la sfera personale quanto quella universale, racchiusi nei dodici brani, dai test in inglese ed ebraico, su musiche di Bach: «Bach è un musicista incredibile - ha detto Noa - , l'Everest della musica: cantare sulle sue melodie è un sfida enorme, ma per questo volevo portare la sua musica a chi non la conosce». «Dal primo album in poi, il mio approccio è caratterizzato da una fusione di est ed ovest e da una profonda curiosità per il mondo della musica in tutto il suo splendore», racconta Noa, molto attesa a Cittanova dove, luogo-simbolo di fratellanza e solidarietà tra i popoli, visiterà “Il Giardino dei Giusti” dedicato «a uomini e donne giusti tra le nazioni».
«Sono nata con il nome di Achinoam, che vuol dire “sorella di pace”. Ho preso come nome d'arte il cuore di Achinoam, Noa, che è stata la prima femminista nella Bibbia. Suppongo che il mio nome sia una profezia della mia vita. Israele è molto importante per me ed altresì lo è la pace tra Israele e Palestina. Ho dedicato molta parte della mia attività scrivendo blog, articoli, post ed alzando la voce».
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